In un momento di crescente rivalità tra Stati Uniti e Cina, i due paesi hanno deciso di estendere il loro storico accordo bilaterale sulla cooperazione in scienza e tecnologia. Firmato originariamente nel 1979 da Deng Xiaoping e dal presidente Jimmy Carter, l’accordo è stato rinnovato per cinque anni, con effetto a partire da agosto 2024. Questo rinnovo arriva in un contesto geopolitico teso, dove entrambe le potenze stanno competendo per il dominio in settori cruciali come l’intelligenza artificiale, la nanotecnologia e la biotecnologia.

L’accordo, che ha permesso per decenni scambi scientifici tra le due nazioni, è stato rinnovato senza molta pubblicità, il che riflette la delicatezza delle attuali relazioni diplomatiche. Tuttavia, il rinnovo non è privo di polemiche, specialmente tra i legislatori repubblicani degli Stati Uniti, che criticano l’accordo per il timore che la Cina possa utilizzare i risultati della ricerca con scopi militari. Tra le richieste degli Stati Uniti c’è quella di introdurre clausole più stringenti che garantiscano che la ricerca sia esclusivamente per scopi pacifici, nonché misure per proteggere gli scienziati americani da eventuali arresti arbitrari.

Nonostante le critiche, la Cina ha mostrato un forte interesse nel mantenere l’accordo, vedendolo come essenziale per lo sviluppo della propria ricerca scientifica e per la collaborazione internazionale su temi globali come il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare. Tuttavia, si prevede che l’accordo debba essere aggiornato per rispondere alle crescenti preoccupazioni riguardo alla proprietà intellettuale e all’uso militare delle tecnologie emergenti.


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