FiberCop, il principale operatore italiano di infrastrutture digitali nato a luglio dallo scorporo dell’intera rete fissa Tim, ha pubblicato per la prima volta i risultati pro-forma stand-alone al 30 settembre 2024, con ricavi per 2,9 miliardi di euro che proiettano un dato di fine anno vicino ai 4 miliardi.

L’Ebitda normalizzato è pari a 1,6 milioni di euro “offrendo pieno sostegno agli ambiziosi piani di investimento della società nello sviluppo della rete in fibra ottica Fiber to the Home in Italia” sottolinea una nota.

La società al momento è dotata di 1,2 miliardi di liquidità con la possibilità di attingere a linee di credito committed di 2 miliardi. Il debito in capo alla controllante ammonta a 10 miliardi, idealmente sostenuto dall’operatività della società.

“Siamo ben posizionati per raggiungere l’obiettivo Pnrr in termini di sviluppo della rete Ftth nelle aree del Paese a bassa e media densità e confermiamo il nostro impegno rispetto al piano nazionale per garantire connettività a banda ultra larga al maggior numero possibile di famiglie e imprese italiane” commenta l’ad Luigi Ferraris.

In tutto FiberCop gestisce 14,7 milioni di linee attive. Nelle aree grigie, sovvenzionate dai fondi del Pnrr, a fine novembre erano stati coperti 597mila numeri civici, pari a circa il 45% del target di 1,334 milioni. Per accelerare la transazione alla fibra otticasono stati decisi 1,4 miliardi di investimenti solo per il secondo semestre del 2024.

“I risultati operativi e finanziari del trimestre” conclude, “sono in linea con le nostre aspettative e rappresentano una solida base per continuare a realizzare i nostri significativi programmi di investimento”.


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