Nel panorama globale dell’automotive, l’Europa si trova oggi, non solo nel pieno di una delle più gravi crisi del settore dagli anni ’70 ad oggi, ma anche a fronteggiare sfide significative per mantenere la propria competitività, in particolare di fronte alla crescente supremazia della Cina nel settore delle auto elettriche. La situazione è resa ancora più complessa anche dalla competizione con gli Stati Uniti, che avanzano rapidamente nella tecnologia dei veicoli elettrici, rischiando di lasciare il vecchio continente tagliato fuori dall’innovazione che viene sviluppata altrove.

Secondo Benchmark Minerals Intelligence (BMI), un fornitore di informazioni specializzato per la catena di fornitura di batterie agli ioni di litio per veicoli elettrici, sebbene la capacità europea di produzione di batterie sia destinata a crescere è fortemente condizionata dalla sua dipendenza dalla Cina e da altri impianti asiatici. Al momento, la produzione non è sufficiente a soddisfare completamente la domanda interna, e Bmi stima che la produzione europea di batterie raggiungerà circa 930 GWh nel 2030, un valore significativo sebbene ancora inferiore rispetto a quello della Cina.

Il dominio cinese e le sue implicazioni

La Cina, con la sua capacità produttiva e la disponibilità di materiali critici, mantiene un chiaro vantaggio competitivo. L’industria cinese delle batterie è in una fase di consolidamento, con una presenza dominante nel mercato globale. Nel 2023 oltre l’83% del mercato globale della produzione di batterie agliioni di litio era in mano alla Cina. Questo vantaggio è stato costruito negli anni attraverso investimenti massicci e una strategia di integrazione verticale, che ha permesso alla Cina di sviluppare una filiera completa e integrata: dalla produzione delle materie prime alla fabbricazione delle batterie.

Sebbene iniziative come l’European Battery Alliance, lanciata nel 2017, abbiano cercato di colmare questo gap attraverso ingenti investimenti e progetti strategici, il cammino dell’Europa verso l’autosufficienza è ancora lungo e pieno di ostacoli. La dipendenza dalle importazioni rappresenta un rischio non solo economico, ma anche strategico, in quanto espone tutta l’industria europea a vulnerabilità geopolitiche.

L’approccio degli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, l’approccio è stato diverso ma altrettanto aggressivo. Con aziende come Tesla che guidano l’innovazione, gli Stati Uniti hanno fatto passi avanti significativi nel settore delle auto elettriche. In questo caso, le politiche di supporto del governo, inclusi sussidi e incentivi fiscali, hanno giocato un ruolo cruciale nel rafforzare la capacità produttiva nazionale.

Il futuro dell’Automotive in Europa

Per l’Europa, la chiave per competere risiede nel trovare tecnologie alternative e nel rafforzare la cooperazione tra pubblico e privato. La creazione di un ecosistema integrato, che includa non solo la produzione di batterie ma anche lo sviluppo di tecnologie innovative come l’idrogeno, è fondamentale. Investire nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie potrebbe permettere all’Europa di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento e ridurre la dipendenza dalle importazioni asiatiche.

Insomma, la sfida per l’Europa è ardua ma non impossibile. Riconoscere le proprie debolezze e trasformarle in punti di forza attraverso l’innovazione e la cooperazione potrebbe essere la chiave per uscire vincenti in questa battaglia globale per la leadership nel settore delle auto elettriche.


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