OpenAI ha sganciato la sua ultima bomba tecnologica: Sora, il modello di IA per la creazione di video a partire da testo, lanciato ufficialmente lunedì come parte della maratona di 12 giorni di annunci chiamata “Ship-mas”. Sora è disponibile ora su Sora.com per gli abbonati di ChatGPT negli Stati Uniti e in “molti altri Paesi”. La novità? Un modello aggiornato chiamato Sora Turbo, che eleva ulteriormente le potenzialità di questa tecnologia, permettendo di creare video da testo, animare immagini e remixare clip esistenti.
Gli abbonati a ChatGPT Plus possono generare fino a 50 video prioritari al mese, con una risoluzione fino a 720p e una durata massima di 5 secondi. Con il piano Pro, recentemente lanciato al costo di 200 dollari al mese, si passa a “generazioni illimitate”, fino a 500 video prioritari in Full HD 1080p e una durata fino a 20 secondi. Il pacchetto premium permette inoltre di scaricare video senza watermark e consente fino a cinque generazioni simultanee, un’opzione interessante per i content creator con scadenze serrate o per chi cerca risultati più sofisticati.
La curiosità su Sora non nasce dal nulla: OpenAI aveva anticipato il suo arrivo già a febbraio. Oggi, anche il celebre Marques Brownlee, aka MKBHD, ha confermato il lancio con un’anteprima basata sui suoi test.
Storyboards, remix e la creatività collettiva
Durante il livestream di presentazione, OpenAI ha messo in mostra la pagina Explore di Sora, un feed di video generati dall’IA che riunisce le creazioni della community. Tra le funzionalità di punta c’è Storyboard, che consente di creare video a partire da sequenze di prompt, trasformando un’idea grezza in un progetto dinamico. Sora permette anche di trasformare semplici foto in video e include un innovativo strumento di “remix”, che offre la possibilità di modificare i video generati semplicemente inserendo un nuovo prompt. Per chi cerca ancora più controllo, c’è la funzione di “blending”, che consente di fondere due scene in modo fluido grazie all’IA.
Non mancano, però, i paletti. Prima di caricare immagini o video su Sora, gli utenti devono accettare un accordo in cui dichiarano di non utilizzare contenuti espliciti, violenti, protetti da copyright o che coinvolgano minori. Qualsiasi abuso potrebbe portare alla sospensione o al ban dell’account. “Sappiamo di avere un grande bersaglio sulla schiena come OpenAI,” ha dichiarato Aditya Ramesh, vicepresidente della ricerca di OpenAI, durante il livestream. “Vogliamo prevenire l’uso illecito di Sora, ma allo stesso tempo bilanciare il tutto con la libertà creativa. Non sarà perfetto fin dal primo giorno, ma lavoreremo per migliorarlo.”
Europa in attesa, mentre la controversia si accende
Sebbene Sora sia disponibile in gran parte del mondo, inclusi gli Stati Uniti, OpenAI ha ammesso che il lancio in Europa e nel Regno Unito potrebbe richiedere tempo. Sam Altman, CEO dell’azienda, ha suggerito che i complessi regolamenti locali potrebbero ritardare l’arrivo della piattaforma in queste regioni.
Il lancio non è privo di polemiche. Solo una settimana fa, un gruppo di artisti che affermano di aver partecipato al programma di test Alpha ha fatto trapelare dettagli sul prodotto in segno di protesta, accusando OpenAI di averli utilizzati per “ricerca e sviluppo e pubbliche relazioni non retribuite”.
Nonostante le controversie, il debutto di Sora segna un ulteriore passo avanti nella corsa dell’IA generativa verso nuovi orizzonti, dove creatività e tecnologia si incontrano in modi sempre più sorprendenti. La domanda non è più se possiamo immaginare un futuro con IA che produce filmati, ma quanto velocemente possiamo adattarci a viverlo.