Dunque, l’intelligenza artificiale sta cambiando il mondo, e non solo correggendo le vostre email mal scritte (non che questa newsletter ne avesse bisogno, capiamoci). È qualcosa di più profondo, tipo prevedere il meteo con precisione millimetrica — il che potrebbe sembrare meno eccitante di un film di supereroi, ma pensateci: se sapete che lunedì pioverà, potreste persino annullare quella terribile riunione all’aperto e salvare la vostra sanità mentale.

“Intelligenza Artificiale: O Prevediamo il Futuro o Lo Inventiamo”

Gli scienziati di DeepMind, il laboratorio di intelligenza artificiale di Google, hanno sviluppato GenCast, un modello che può prevedere il tempo fino a 15 giorni. Lo hanno addestrato con 40 anni di dati meteorologici forniti dal Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (che già nel nome promette di essere affidabile). GenCast è risultato migliore del sistema del centro nel 97,2% dei casi. Questo significa che, con un po’ di fortuna, la prossima volta che pianificate una grigliata all’aperto, non vi ritroverete a cuocere hamburger sotto un diluvio universale.

Secondo Ilan Price, lo scienziato che ha guidato il progetto, le implicazioni sono enormi. Con previsioni più accurate, possiamo sapere con largo anticipo dove andrà un ciclone, avvisare le persone in tempo, organizzare evacuazioni e, in generale, evitare scene da film catastrofico. E se siete già in ansia per il cambiamento climatico, almeno potete smettere di consultare l’oroscopo per capire se portarvi l’ombrello.

Ma non è tutto. GenCast può anche stimare la quantità di energia che un parco eolico produrrà. Più energia eolica significa meno combustibili fossili e meno combustibili fossili significa che forse riusciremo a sopravvivere su questo pianeta un po’ più a lungo. (Non che stia cercando di farvi sentire in colpa per quel lungo viaggio in macchina del weekend scorso.)

Ah, e per chi vive a San Francisco, mi spiace informarvi che GenCast non può prevedere né terremoti né tsunami. Per quello, dovrete continuare a contare sui vostri istinti da “gatto che scappa improvvisamente dal salotto”.

E il bello è che il team di DeepMind non sapeva nulla di meteorologia prima di iniziare. Erano solo affascinati da un gigantesco set di dati a cui potevano mettere le mani senza incorrere in cause legali. Se questo non è il sogno di ogni data scientist, non so cosa lo sia. Pensate a quanti altri dati sottoutilizzati aspettano di essere trasformati in invenzioni che potrebbero cambiare il mondo (o almeno migliorare il servizio del vostro ristorante preferito).

Se state già pensando di costruire la vostra startup basata su dati inutilizzati, ricordate: il futuro appartiene a chi lo prevede. O a chi lo programma meglio.