Sens. Elizabeth Warren, D-Mass., and Eric Schmitt, R-Mo

Nel cuore della crescente preoccupazione globale per il dominio delle grandi aziende tecnologiche, due senatori statunitensi, Elizabeth Warren (D-Massachusetts) e Eric Schmitt (R-Missouri), si stanno unendo per fare una mossa audace che potrebbe riequilibrare il panorama competitivo nella difesa e nella tecnologia. Con la proposta del Protecting AI and Cloud Competition in Defense Act, i due legislatori cercano di smantellare l’influenza spropositata che giganti come Google, Amazon e Microsoft esercitano sui contratti del Pentagono, in particolare quelli legati all’intelligenza artificiale (AI) e al cloud computing.

Warren, nota per la sua lunga critica ai colossi tecnologici e per il suo impegno verso una loro frammentazione, e Schmitt, che ha recentemente focalizzato l’attenzione sulla necessità di diversificare la tecnologia di difesa fuori da Silicon Valley, stanno cercando di cambiare le regole del gioco. La loro proposta di legge chiede al Dipartimento della Difesa di implementare un “processo di aggiudicazione competitivo” nei contratti per l’intelligenza artificiale avanzata e le infrastrutture cloud, un’area che attualmente sembra dominata da un numero ristretto di attori.

Perché la Concentrazione è un Problema

L’intento principale del disegno di legge è interrompere il ciclo in cui solo alcune aziende hanno accesso ai contratti governativi più lucrativi, concentrando troppo potere e risorse nelle mani di pochi attori. Come sottolineato da Warren, le aziende come Amazon e Google non solo dominano il mercato, ma lo fanno in modo tale da rendere difficile, se non impossibile, a nuove imprese entrare nel gioco, proprio a causa della vastità dei dati a loro disposizione. “Il modo in cui i grandi diventano ancora più grandi nell’AI è accumulando i dati degli altri e usando questi dati per espandere i propri sistemi,” ha dichiarato Warren, puntando il dito contro la disuguaglianza che si crea nel settore della tecnologia.

Schmitt, dal canto suo, ha argomentato che la riduzione della concentrazione di potere nelle mani di poche aziende non solo migliorerebbe la concorrenza, ma sarebbe anche cruciale per affrontare le minacce emergenti, come quella rappresentata dalla Cina, che sta facendo rapidi progressi nel settore della tecnologia militare.

Dettagli del Progetto di Legge

Il Protecting AI and Cloud Competition in Defense Act impone misure che includono non solo il miglioramento del processo di aggiudicazione dei contratti, ma anche la limitazione sull’accesso ai dati sensibili per le aziende coinvolte, al fine di evitare che un numero ristreto di giganti ottenga informazioni che possano mettere in difficoltà le piccole aziende. Un altro aspetto significativo della proposta è la richiesta di un rapporto approfondito sullo stato della concorrenza nel mercato dell’intelligenza artificiale, con particolare attenzione alle barriere all’ingresso per le imprese più piccole.

La Lotta per i Contratti Federali

Mentre la proposta di legge ha il sostegno bipartisan, la sua implementazione potrebbe incontrare resistenze, soprattutto da parte di alcuni repubblicani che vedono nella semplificazione burocratica la chiave per stimolare l’innovazione nell’AI. In risposta, Warren ha ribattuto che non si tratta di “burocrazia rossa”, ma di un’azione mirata per garantire che le risorse del governo non vengano utilizzate per favorire alcune aziende a discapito di altre. La questione è legata a un tema fondamentale: le aziende tecnologiche più grandi spesso ricevono contratti non solo per la qualità dei loro prodotti, ma per la loro capacità di influenzare il mercato attraverso il controllo dei dati.

Schmitt ha aggiunto che questa riforma è urgente anche per affrontare la crescente competizione globale, dove paesi come la Cina stanno investendo pesantemente in tecnologie avanzate per sfidare la supremazia militare degli Stati Uniti.

Un Incontro di Idee tra Senatori Opposti

È interessante notare che questa proposta nasce da un incontro improbabile di idee politiche. Warren, da sempre una critica feroce dei giganti tecnologici, e Schmitt, che ha contrastato la gestione dei social media da parte del governo durante il suo mandato come procuratore generale del Missouri, sono riusciti a trovare un terreno comune. In un periodo in cui le leggi tecnologiche sono diventate una delle principali preoccupazioni politiche, la loro collaborazione segna un passo importante nel tentativo di riequilibrare il potere tra i giganti della tecnologia e il governo.

Il disegno di legge potrebbe essere inserito nel prossimo pacchetto di spesa per la difesa, che è noto per essere un veicolo per molte priorità legislative, il che potrebbe rappresentare una rara opportunità di approvazione per una proposta che cerca di arginare il dominio di Silicon Valley nel settore della difesa e delle tecnologie emergenti.