In un contesto di grande crescita per il mercato italiano dell’Intelligenza Artificiale (+52% nel 2023), l’ecosistema delle telecomunicazioni si conferma tra i principali protagonisti, registrando il segmento con il più alto incremento e concentrazione della spesa. Un trend sottolineato durante il convegno “Tlc e AI: reti intelligenti per il futuro digitale del paese”, organizzato da Assotelecomunicazioni-Asstel e KPMG presso la Luiss Business School.
“In questo scenario, l’AI nel nuovo ecosistema Tlc rappresenta un’importante leva di competitività. Le aree in cui l’applicazione dell’AI si concentra sono la Customer Experience, i Servizi e le reti, destinate a diventare sempre più autonome, in grado di autoconfigurarsi, monitorarsi, ottimizzarsi e autoripararsi. Per raggiungere questi obiettivi è fondamentale il ruolo delle persone e delle competenze“, ha dichiarato Laura Di Raimondo, Direttore Generale di Asstel. Ha inoltre evidenziato l’impegno di Asstel nel creare un collegamento solido tra il mondo della scuola, ITS, Academy e Università per costruire competenze distintive nel settore delle telecomunicazioni, rispondendo alle esigenze dei mercati digitali in ambiti come 5G, AI, Cybersecurity, Cloud, ICT, Big Data e trasformazione digitale.
La filiera delle telecomunicazioni sta vivendo una trasformazione significativa verso un ecosistema integrato, in cui le relazioni tra attori tradizionali e nuovi evolvono in modo dinamico. Questo permette agli operatori di passare da fornitori di connettività a orchestratori dell’ecosistema Tlc, contribuendo alla transizione digitale dell’Italia attraverso continui investimenti in innovazione, connessioni, velocità e diffusione dei servizi, in linea con gli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR.
Un recente studio condotto da KPMG sulle principali telco internazionali rivela che le aziende stanno adottando l’AI a ritmi diversi con approcci variegati. Il 13% delle telco è definito come “AI Leader” e si caratterizza per un utilizzo dell’AI sia internamente che nelle soluzioni offerte ai clienti b2c e b2b. Un ulteriore 26% punta sulle collaborazioni con altri player tecnologici, mentre il 22% si concentra su use case di frontiera sviluppati in partnership con vendor specializzati.
“È evidente come l’intelligenza artificiale stia trasformando il panorama delle telecomunicazioni. I pionieri del settore stanno già implementando numerosi casi d’uso, migliorando le competenze interne, i processi e i modelli di collaborazione, puntando a potenziare significativamente le performance aziendali. Chi saprà muoversi per primo potrà guadagnare un vantaggio competitivo, ma lo scenario porterà inevitabilmente a un riequilibrio delle forze sul mercato“, ha commentato Davide Di Labio, Associate Partner di KPMG.
“La nuova generazione di reti mobili è in grado di calcolare, apprendere, ragionare e agire autonomamente per gestire la crescita esponenziale di dati provenienti da un numero sempre maggiore di dispositivi intelligenti connessi. L’intelligenza artificiale svolge un ruolo fondamentale nell’abilitare l’automazione, gestire la complessità e la scalabilità, e sfruttare i dati in tempo reale per offrire ai consumatori un’esperienza di connettività sempre più sicura, resiliente e di alta qualità”, ha dichiarato Andrea Spaccapietra, Head of Cloud Software and Services di Ericsson.
Da quello che registriamo quindi, anche il settore delle telecomunicazioni sta abbracciando l’Intelligenza Artificiale, che viene visto come leva strategica per trasformare le reti e i servizi, ponendo le basi per un futuro digitale sempre più avanzato e integrato.
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