Uljan Sharka, il Ceo di iGenius, ha annunciato il lancio di Colosseum, un supercomputer italiano progettato per rivoluzionare il settore dell’Intelligenza Artificiale. La società, già conosciuta per il suo contributo nel campo dell’AI, ha annunciato il lancio del SuperPOD Nvidia DGX, equipaggiato con i potenti superchip Nvidia Grace Blackwell, destinato a supportare modelli avanzati di AI per clienti nei settori finanziari, sanitari e pubblici a livello globale.
Colosseum vanta una performance di 115 exaflop e sarà alimentato interamente da energia rinnovabile prodotta in Italia. Dotato di un sistema di raffreddamento a liquido all’avanguardia, il supercomputer è progettato per integrarsi perfettamente con le architetture AI di iGenius, tra cui GPT for Numbers, un modello proprietario progettato per minimizzare le allucinazioni nei dati finanziari e di proprietà intellettuale.
Il Ceo dell’azienda, Sharka ha dichiarato che l’obiettivo è quello di sviluppare modelli di Intelligenza Artificiale con oltre mille miliardi di parametri, in grado di offrire un’alternativa open source interamente Made in Italy che sia in grado di favorire un mercato libero e decentralizzato. Da questo punto di vista, ha specificato Sharka, Colosseum rappresenta un passo avanti significativo per l’Europa, perché permette di aumentare di 100 volte la capacità computazionale per l’addestramento dei modelli fondazionali.
Il progetto ambizioso di iGenius ha l’obiettivo di contribuire a trasformare l’Europa in una superpotenza di calcolo, recuperando il tempo perso e puntando direttamente verso capacità zetascale. Da questo punto di vista perlatro, l’integrazione con attori chiave come Leonardo sottolinea l’intenzione di dare ulteriore sprint all’Italia nella corsa all’AI, rendendo possibile la risoluzione di problemi complessi in diversi settori strategici della nostra economia: industria, finanza, sanità e pubblica amministrazione.
E, secondo la società, la decisione di optare per i superchip Blackwell di Nvidia è stata la scelta più naturale, considerato che rappresentano la tecnologia più avanzata per abilitare queste capacità. Da questo punto di vista, quindi, si tratta del primo e del più grande single-cluster al mondo basato su Blackwell per l’addestramento di modelli che puntano a record di superintelligenza.
“Abbiamo progettato questo supercomputer per casi d’uso da unicorno che possono generare oltre 1 miliardo di dollari di valore” dichiara in proposito Uljan Sharka, scondo cui “la combinazione della nostra esperienza software e il computing accelerato di NVIDIA ci aiuta a sbloccare opportunità trasformative per risolvere sfide straordinarie, in passato irrisolvibili, nei settori della finanza, della sanità e della pubblica amministrazione, al servizio dei clienti di tutto il mondo“.
iGenius prevede di lavorare su due livelli: modelli general purpose che competono tra i top 3 al mondo e modelli verticali specifici per settori come la ricerca farmaceutica, la difesa e l’industria finanziaria. Sharka ha concluso l’intervista sottolineando che i benefici attesi da Colosseum superano il miliardo di dollari di ROI, grazie alle avanzate capacità di simulazione e accelerazione dei processi decisionali.
“Colosseum è una delle piattaforme per settori regolamentati più avanzate al mondo in grado di stabilire nuovi standard di innovazione e velocità nell’intelligenza artificiale”
Si tratta di una notizia interessante, perché Colosseum non rappresenta solo un traguardo tecnologico, ma anche l’augurio di una maggior influenza dell’Italia nel panorama globale dell’Intelligenza Artificiale, perchè la strada tracciata fin qui da iGenius dimostra che il nostro Paese ha le capacità di poter essere non solo spettatore ma attore di primo piano nel campo dell’AI, in grado di guidare l’Europa verso una nuova era di superintelligenza.
Il tema adesso è capire se la politica di casa nostra (nessuno escluso) si renda finalmente conto che AI e innovazione non vanno guardate con sospetto additandone scenari tragici come spesso (ahimè) è stato fatto fino ad oggi e che il tema venga inquadrato guardando al quadrante delle opportunità piuttosto che a quello dei rischi.
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