Negli Stati Uniti, il panorama della regolamentazione dell’intelligenza artificiale (AI) sta per vivere un’importante svolta con l’introduzione del AI Act of 2024, una proposta legislativa che punta a esaminare l’impatto dell’AI nei settori critici dei servizi finanziari e del mercato abitativo, immobiliare. Promossa congiuntamente da Maxine Waters (D-CA) e Patrick McHenry (R-NC), rispettivamente esponente del Partito Democratico e presidente del Comitato dei Servizi Finanziari della Camera, la legge rappresenta un raro esempio di collaborazione bipartisan in un’area tecnologica altamente complessa e in rapida evoluzione.
Waters ha sottolineato come l’AI stia già trasformando processi cruciali, come il credito ipotecario e il punteggio creditizio, mentre McHenry ha descritto il disegno di legge come “un piccolo ma cruciale passo per consentire al sistema finanziario di sfruttare i numerosi benefici dell’intelligenza artificiale per consumatori, aziende e regolatori.”
Nel settore finanziario, l’AI sta già rivoluzionando processi come la concessione di mutui e il credit scoring, migliorando l’accesso al credito per i consumatori. Tuttavia, emergono anche rischi significativi legati alla privacy dei dati, alla discriminazione algoritmica e alla trasparenza delle decisioni automatizzate. Le tecnologie AI possono, ad esempio, introdurre pregiudizi nei modelli decisionali, danneggiando gruppi già vulnerabili. Pertanto, una parte significativa dello studio richiesto dal disegno di legge riguarderà l’adeguatezza delle leggi esistenti nel mitigare tali rischi.
Nel settore immobiliare, l’AI ha il potenziale per migliorare l’efficienza delle transazioni e la valutazione immobiliare, ma solleva questioni sull’accesso equo ai prestiti abitativi e sull’uso dei dati personali sensibili. Legislatori e regolatori stanno considerando come l’AI potrebbe influenzare politiche di inclusione abitativa e mitigare i rischi legati alla discriminazione razziale e sociale nella concessione di mutui.
Obiettivi e Misure Previste
Il disegno di legge richiede alle principali agenzie federali, tra cui la Federal Reserve, la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) e la Securities and Exchange Commission (SEC), di condurre valutazioni dettagliate su come l’AI stia influenzando aree come il rilevamento delle frodi, la concessione di mutui, la valutazione del credito e la selezione degli inquilini.
In particolare, i regolatori dovranno:
- Verificare la conformità dei sistemi AI alle normative anti-discriminazione.
- Identificare eventuali lacune normative che potrebbero compromettere la protezione dei consumatori.
- Esaminare come le piccole istituzioni, come banche di comunità e cooperative di credito, possano adottare efficacemente tecnologie basate sull’AI senza esserne schiacciate.
Un aspetto chiave della proposta riguarda l’attenzione ai potenziali rischi associati all’AI, tra cui:
- Decisioni di credito eque: l’AI potrebbe perpetuare pregiudizi se addestrata su dati storici non rappresentativi o distorti.
- Dipendenza da fornitori terzi: molte piccole realtà non dispongono di risorse interne e si affidano a strumenti esterni che potrebbero non essere trasparenti.
- Vulnerabilità ai cyberattacchi: l’integrazione di AI potrebbe aumentare l’esposizione a minacce informatiche.
In linea con questi obiettivi, le agenzie federali dovranno presentare un rapporto dettagliato entro 180 giorni, includendo raccomandazioni legislative o regolatorie e promuovendo consultazioni pubbliche per garantire la trasparenza.
Il Contesto Normativo Internazionale: Un Occhio all’Europa
L’iniziativa statunitense arriva in un momento in cui anche l’Unione Europea sta accelerando sul fronte normativo con il suo Artificial Intelligence Act. Questo regolamento, descritto come il più completo a livello globale, mira a proteggere i diritti fondamentali, la democrazia e la sostenibilità ambientale dagli impatti dell’AI ad alto rischio, senza soffocare l’innovazione. Il confronto tra le due regioni potrebbe offrire lezioni preziose per armonizzare gli approcci normativi globali.
Un Futuro di AI Responsabile
L’AI Act del 2024 si inserisce in un quadro più ampio di iniziative legislative volte a garantire un uso responsabile dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti. È emblematico il lavoro del Bipartisan AI Working Group, che già da anni analizza le opportunità e i rischi dell’AI, così come le recenti proposte legislative per istituire una commissione federale sull’intelligenza artificiale.
Waters ha evidenziato l’importanza di mantenere una collaborazione bipartisan per garantire che l’AI sia utilizzata a beneficio di tutti gli americani. McHenry, dal canto suo, ha ricordato che una regolamentazione equilibrata non deve frenare l’innovazione, ma piuttosto creare un contesto che valorizzi le potenzialità dell’AI nel rispetto delle normative esistenti.
Questo dibattito, dunque, non rappresenta solo una questione tecnica, ma un vero e proprio banco di prova per la capacità delle istituzioni di governare una tecnologia che sta rapidamente ridefinendo il tessuto economico e sociale mondiale.
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