Al XX Foro di dialogo Spagna-Italia, tenutosi a Barcellona, Maria Chiara Carrozza, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha lanciato un allarme sul futuro tecnologico dell’Europa. “Il rischio che l’Europa sia solo regolatrice e non investa in ricerca è gravissimo” ha dichiarato, sottolineando la necessità di un investimento deciso nell’Intelligenza Artificiale per evitare di restare indietro rispetto a Stati Uniti e Cina.

Secondo Carrozza, l’Europa non deve rassegnarsi all’idea che le superpotenze tecnologiche siano irraggiungibili, ma deve piuttosto concentrare i propri sforzi sulla ricerca in intelligenza artificiale. Questo è particolarmente cruciale per paesi manifatturieri come Italia e Germania, dove l’AI potrebbe rivoluzionare settori chiave come la manifattura e l’agricoltura.

Carrozza ha avvertito che senza un forte investimento nella ricerca scientifica e nella ricerca fondamentale nei prossimi cinque anni, l’Europa rischia di rimanere intrappolata in tecnologie medie e di subire gravi conseguenze, come la crisi automobilistica, che esemplifica il paradosso tra transizione energetica e capacità scientifiche e tecnologiche.

La transizione ecologica dipende ancora da molta ricerca fondamentale“, ha spiegato Carrozza, aggiungendo che i problemi attuali non sono ancora risolti e che è necessario continuare a studiare e sviluppare soluzioni energetiche sostenibili. Questo progresso sarà possibile solo attraverso un robusto investimento nella ricerca e nell’intelligenza artificiale.

L’appello di Carrozza è chiaro: l’Europa deve investire con decisione nella ricerca scientifica per non rischiare di rimanere ai margini della rivoluzione tecnologica in corso.


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