La Commissione Europea ha avviato un’indagine sull’acquisizione di Run.ai, una startup israeliana specializzata nell’ottimizzazione dell’infrastruttura AI, da parte di Nvidia. L’operazione, del valore stimato tra 600 e 700 milioni di dollari, solleva timori per il possibile impatto sulla concorrenza nell’area economica europea (EEA). L’acquisizione è stata segnalata dall’autorità antitrust italiana, nonostante non soddisfi i requisiti di fatturato per un controllo automatico, proprio per i rischi potenziali legati alla concorrenza.
Run.ai, fondata nel 2018, sviluppa software per la gestione delle risorse GPU, essenziale per applicazioni di intelligenza artificiale. La combinazione con le competenze di Nvidia, leader nella produzione di chip AI, potrebbe consolidare eccessivamente il mercato, rendendo difficile per i concorrenti offrire alternative competitive. Questa preoccupazione è parte di una più ampia attenzione globale alle cosiddette “killer acquisitions”, in cui le grandi aziende acquistano startup per eliminare la competizione futura.
La Commissione Europea valuterà se approvare l’operazione, eventualmente imponendo condizioni, o procedere con un’indagine approfondita di quattro mesi. Un verdetto preliminare è atteso per il 20 dicembre 2024. Parallelamente, negli Stati Uniti, il Dipartimento di Giustizia sta esaminando l’acquisizione, verificando se Nvidia sfrutti la propria posizione dominante per favorire il lock-in tecnologico dei clienti.
Nvidia ha dichiarato di essere pronta a collaborare con le autorità e ha ribadito il suo impegno per rendere l’intelligenza artificiale accessibile su qualsiasi cloud o sistema aziendale. Tuttavia, la pressione normativa su entrambi i lati dell’Atlantico mette in evidenza le sfide che il gigante dei chip deve affrontare mentre cerca di espandersi ulteriormente nell’ecosistema AI.
Fonti: Calcalistech, Benzinga, EconoTimes.