DeepMind, parte del gruppo Google, ha recentemente annunciato Genie 2, un avanzato modello di intelligenza artificiale progettato per generare ambienti 3D interattivi a partire da semplici input, come immagini o descrizioni testuali. Questo sistema rappresenta un passo significativo nell’uso dell’AI generativa per la creazione di mondi virtuali e giochi, aprendo nuove prospettive per sviluppatori e designer di contenuti immersivi.
Il cuore tecnologico di Genie 2 si basa su un approccio innovativo chiamato Latent Action Model (LAM), che consente al sistema di prevedere e creare frame video interattivi basati su azioni precedenti. Questo è reso possibile attraverso un apprendimento non supervisionato, dove Genie apprende dinamiche di gioco osservando enormi quantità di video tratti da giochi online, filtrati e ottimizzati per garantire un training efficace. La capacità di generalizzare input esterni e non pre-annotati distingue Genie da altri modelli simili, conferendogli flessibilità e robustezza nel generare contenuti vari e credibili.
L’aspetto più affascinante di Genie 2 è la sua capacità di convertire un’immagine statica in un ambiente giocabile interattivo. Per esempio, partendo da un disegno o una foto, il modello può creare un mondo 3D esplorabile e reattivo, che evolve dinamicamente in risposta alle azioni dell’utente. Questo processo è simile alla generazione procedurale nei videogiochi, ma con un livello di personalizzazione e automazione mai visto prima.
Nonostante le straordinarie potenzialità, il progetto affronta ancora alcune sfide tecniche. Attualmente, la velocità di elaborazione è limitata, con una generazione di un frame al secondo, rendendo difficile un’esperienza fluida in tempo reale. Inoltre, in certi casi il sistema produce output irrealistici o comportamenti anomali, una limitazione tipica delle tecnologie emergenti.
Le applicazioni di Genie vanno oltre il gaming: dalla formazione immersiva all’educazione, fino a scenari di simulazione complessi, il modello potrebbe rivoluzionare numerosi settori. Tuttavia, non è ancora chiaro se questa tecnologia sarà sviluppata per un uso commerciale immediato o resterà un progetto sperimentale per la ricerca avanzata.
L’annuncio di Genie 2 evidenzia l’impegno di DeepMind nel ridefinire i confini dell’intelligenza artificiale creativa, fornendo strumenti che un tempo sembravano fantascienza. Questa evoluzione non solo migliora la produttività e la creatività, ma solleva anche nuove domande sulle implicazioni etiche e sul futuro dell’interazione uomo-macchina.
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