Il cielo si sta preparando a un cambiamento epocale e il protagonista di questa rivoluzione non è solo il Falco Xplorer, il drone a pilotaggio remoto sviluppato da Leonardo, ma anche l’intelligenza che lo guida: gli algoritmi. Questi cervelli digitali sono la chiave di volta che consente al Falco Xplorer di volare in modo autonomo e sicuro, operando in spazi aerei condivisi con velivoli con equipaggio. Ma c’è di più: grazie a una serie di test recenti, il drone ha raggiunto traguardi che lo pongono all’avanguardia nella corsa alla sicurezza del traffico aereo europeo.

L’Integrazione del Sistema “Detect and Avoid” (DAA)

Il Falco Xplorer ha recentemente completato una fase fondamentale per l’integrazione dei velivoli senza equipaggio nello spazio aereo europeo. In un test avvenuto all’aeroporto di Trapani Birgi, il drone ha dimostrato le sue capacità nell’ambito del progetto EUDAAS (European Detect and Avoid System), un’iniziativa finanziata dal programma EDIDP (European Defence Industrial Development Programme). L’obiettivo? Sviluppare un sistema che consenta ai droni di “vedere” e “evitare” altri aeromobili in volo, operando in sicurezza accanto agli aerei con equipaggio.

Questa dimostrazione in volo ha confermato la validità delle tecnologie avanzate implementate, tra cui sensori intelligenti e algoritmi innovativi di controllo del volo digitale. Questi sistemi sono fondamentali per garantire che il Falco Xplorer possa operare in spazi aerei di classe A-G, evitando collisioni e mantenendo le distanze di sicurezza. Ma come funziona tutto questo?

Il Cuore Digitale: Algoritmi di Rilevamento e Anticollisione

Gli algoritmi sono la vera forza motrice dietro il sistema Detect and Avoid (DAA). Grazie all’intelligenza artificiale, il Falco Xplorer è in grado di analizzare il traffico aereo in tempo reale, rilevando sia i velivoli cooperativi che non cooperativi. Gli algoritmi predittivi analizzano i dati provenienti dai sensori del drone e calcolano la traiettoria di altri aeromobili, decidendo autonomamente quando è necessario effettuare manovre evasive.

Questa tecnologia non solo ottimizza la sicurezza evitando collisioni, ma riduce anche il carico di lavoro degli operatori, che possono concentrarsi su altre funzioni critiche. In pratica, il Falco Xplorer sta diventando una piattaforma che non solo esegue missioni di sorveglianza, ma può farlo in modo più sicuro ed efficiente, monitorando continuamente il traffico aereo circostante.

Un Progetto che Unisce l’Europa

Il progetto EUDAAS coinvolge un consorzio internazionale di partner industriali e istituzioni di cinque Stati membri dell’UE: Italia, Svezia, Germania, Francia e Spagna. Coordinato da Saab e supportato da Leonardo, il progetto ha un budget di 30 milioni di euro, con un contributo UE di 21 milioni. Questo vasto ecosistema ha dato vita a soluzioni tecnologiche all’avanguardia che permetteranno ai droni di operare senza restrizioni, con la certezza che possano convivere in sicurezza con il traffico aereo civile e militare.

Grazie anche al supporto del sito di Ronchi dei Legionari di Leonardo, il progetto ha sviluppato nuove tecnologie che spaziano dai sensori non cooperativi fino ai sistemi intelligenti che gestiscono la navigazione del drone. Questi sistemi sono fondamentali per l’operatività futura dei velivoli senza equipaggio, che si integreranno senza problemi nelle rotte aeree esistenti, aumentando l’efficienza complessiva del traffico aereo in Europa.

Il Futuro dell’Aviazione Senza Equipaggio

Con circa 100 voli di test completati e l’ottenimento della Capacità Operativa Iniziale (IOC) nella configurazione ISTAR (Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance), il Falco Xplorer è pronto a diventare una risorsa fondamentale non solo per la difesa, ma anche per il monitoraggio civile e il supporto a operazioni di sicurezza.

Nel corso del prossimo anno, il progetto EUDAAS evolverà nella sua seconda fase, EUDAAS2, sotto l’egida del programma EDF (European Defence Fund), con l’obiettivo di portare la tecnologia DAA a un livello superiore di maturità. La definizione di standard europei, insieme alla futura certificazione del sistema, renderà questa tecnologia applicabile su larga scala, con potenzialità di utilizzo in ambito civile, dalla sorveglianza ambientale alla gestione dei disastri naturali.

Un Passo Avanti per Leonardo e per l’Europa

Il successo del Falco Xplorer e del programma EUDAAS è un chiaro segno di come l’industria aerospaziale europea stia facendo grandi passi avanti nella creazione di una nuova generazione di droni intelligenti. Con l’introduzione di tecnologie innovative come gli algoritmi di rilevamento e anticollisione, l’Europa si prepara a un futuro in cui gli aerei senza equipaggio saranno parte integrante del cielo, operando in modo sicuro e in simbiosi con il traffico aereo tradizionale.

Questo è solo l’inizio. La prossima evoluzione del Falco Xplorer porterà nuove funzionalità e maggiore autonomia, consolidando la sua posizione come uno dei principali sistemi di sorveglianza e difesa del futuro. La sfida ora è quella di integrare sempre più droni senza equipaggio nel cielo europeo, creando un sistema di aviazione sempre più sicuro e interconnesso. E gli algoritmi, indubbiamente, continueranno a svolgere il ruolo di cervello di questa trasformazione.