Il colosso delle telecomunicazioni francese Orange ha annunciato una partnership con OpenAI (sostenuta da Microsoft) e Meta (proprietaria di Facebook) per lo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale (AI) progettati per comprendere le lingue regionali africane. Questa iniziativa mira a colmare un vuoto importante nell’ecosistema dell’AI globale, che spesso ignora lingue meno rappresentate nei dati di addestramento.
Obiettivo: Intelligenza Artificiale per le Lingue Regionali
Orange collaborerà con OpenAI e Meta per personalizzare modelli basati rispettivamente su Whisper (per il riconoscimento vocale) e Llama (per il linguaggio naturale). L’obiettivo è consentire a questi modelli open-source di comprendere lingue come Wolof e Pulaar, parlate in gran parte dell’Africa occidentale. Attualmente, i principali sistemi di intelligenza artificiale faticano a gestire queste lingue, spesso trascurate nei dataset utilizzati per il training.
Steve Jarrett, Chief AI Officer di Orange, ha sottolineato l’importanza di “fine tuning”, un processo che permette di integrare nuove informazioni nei modelli AI per risolvere problemi specifici. “Stiamo introducendo il riconoscimento di lingue regionali africane che oggi nessuna AI comprende,” ha dichiarato.
Inizio del Progetto: Early 2025
Il progetto prevede il lancio iniziale nel 2025, con Wolof e Pulaar come prime lingue target. Il Wolof è parlato in Senegal, Gambia e Mauritania meridionale, mentre il Pulaar è diffuso principalmente in Senegal, raggiungendo complessivamente oltre 22 milioni di persone.
Orange distribuirà questi modelli AI con una licenza gratuita per utilizzi non commerciali, come la sanità pubblica e l’istruzione. L’obiettivo a lungo termine è includere tutte le 18 nazioni dell’Africa occidentale dove opera.
Sovranità Digitale e AI Responsabile
L’iniziativa si inserisce nel più ampio contesto della “sovranità AI”, un concetto che promuove l’autonomia tecnologica di regioni e paesi. Questo approccio prevede la localizzazione della gestione dei dati, garantendo che riflettano le specificità culturali, linguistiche e storiche delle aree interessate.
Per rafforzare questo impegno, Orange prevede di ospitare i modelli AI di OpenAI nei data center europei, un passo strategico che le garantirà accesso anticipato alle tecnologie avanzate di OpenAI e permetterà lo sviluppo di nuove applicazioni, come sistemi vocali AI per il servizio clienti.
Jarrett ha inoltre sottolineato l’importanza di un utilizzo sostenibile e responsabile dell’AI, evitando l’impiego di modelli di grandi dimensioni (Large Language Models, LLM) per ogni esigenza, considerando il loro alto impatto energetico.
Oltre il Servizio Clienti: AI per le Reti Mobili
Oltre al miglioramento dei servizi per i clienti, Orange sta sfruttando l’intelligenza artificiale per ottimizzare le reti mobili. Con un’enorme mole di dati provenienti dalle apparecchiature di rete, gli algoritmi AI aiutano a identificare schemi e a prevedere problemi prima che i clienti li percepiscano. “Usiamo l’AI per ottimizzare la pianificazione e il funzionamento delle reti,” ha aggiunto Jarrett.
Prospettive Future
Con questo progetto, Orange non solo migliora i suoi servizi, ma apre la strada a un’AI più inclusiva e adattabile alle esigenze globali. L’espansione verso l’Africa occidentale rappresenta un esempio tangibile di come le tecnologie emergenti possano essere utilizzate per promuovere l’equità e lo sviluppo regionale.