All’inizio di questa settimana, Donald Trump ha raggiunto Elon Musk nella punta meridionale del Texas per assistere al sesto lancio del razzo Starship, l’ambizioso progetto di SpaceX, che rappresenta un pilastro cruciale nella visione di Musk per l’esplorazione spaziale. L’evento non è stato soltanto un trionfo tecnologico, ma anche un simbolico incontro tra due delle figure più controverse e influenti della nostra epoca. Mentre il razzo partiva verso il cielo, il rapporto tra Trump e Musk sembrava raggiungere nuove vette, alimentato da un misto di affinità strategiche e supporto reciproco.
Questa missione di Starship, pur avendo riscosso successo, non ha replicato il sensazionale risultato dell’ultimo lancio, quando SpaceX era riuscita a catturare il primo stadio del razzo utilizzando avanzati bracci meccanici mentre ritornava sulla Terra. Questa volta, l’azienda ha deciso di non tentare il recupero del booster, focalizzandosi invece su obiettivi differenti. Tuttavia, ciò non ha diminuito l’entusiasmo dell’evento, amplificato dalla presenza di Trump. Al suo arrivo, Musk lo ha accolto con un caloroso abbraccio, un gesto che ha simboleggiato non solo il rispetto reciproco ma anche l’importanza strategica del loro legame.
La presenza di Trump non era casuale. Negli ultimi anni, il sostegno finanziario di Musk alla campagna di Trump ha consolidato un rapporto che un tempo appariva distante. Il miliardario sudafricano, conosciuto per le sue imprese tecnologiche e il suo carisma visionario, ha mostrato una crescente influenza politica, riuscendo a rafforzare la propria posizione nel panorama americano e internazionale. Per Trump, avere Musk come alleato rappresenta un vantaggio significativo, grazie alla capacità di quest’ultimo di mobilitare risorse, idee e consensi.
Mentre osservavo il rapporto tra i due evolversi, ho finito per riprendere in mano la biografia di Musk scritta da Walter Isaacson. In quelle pagine, mi sono imbattuto in un episodio chiave del 2020, quando Trump visitò un lancio del Falcon 9 a Cape Canaveral durante il suo primo mandato presidenziale. Fu un evento memorabile, con Trump e l’allora vicepresidente Mike Pence presenti per assistere al decollo di un razzo che portava a bordo due astronauti della NASA.
Il Passato: Un Musk Distante
Quella scena del 2020 offre un netto contrasto rispetto all’atmosfera del lancio di questa settimana. All’epoca, Musk sembrava mantenere una certa distanza da Trump. Walter Isaacson descrive il CEO di SpaceX come sconcertato dalle battute e dai commenti criptici del presidente. In un episodio raccontato nel libro, Trump si rivolse al team di Musk con una domanda tipicamente provocatoria: “Siete pronti a fare altri quattro anni?”. Musk, secondo il resoconto, reagì voltandosi dall’altra parte, cercando di evitare il dialogo.
Quell’episodio racconta di un tempo in cui Musk preferiva mantenere un profilo più neutrale nelle questioni politiche, focalizzandosi sul suo obiettivo di conquistare lo spazio e promuovere l’energia sostenibile. Oggi, invece, il rapporto tra i due uomini appare trasformato.
L’evento in Texas segna un punto di svolta. La stretta collaborazione tra Musk e Trump non rappresenta solo una convergenza di interessi, ma anche un segnale di quanto le dinamiche del potere possano evolvere nel tempo. Musk, con la sua leadership in Tesla, SpaceX e persino nella gestione di piattaforme come X (ex Twitter), ha dimostrato di essere non solo un pioniere tecnologico ma anche un abile stratega politico.
D’altra parte, Trump, che si prepara alla sua prossima corsa presidenziale, sembra determinato a consolidare il sostegno di figure di spicco come Musk. Il loro rapporto simboleggia la convergenza tra tecnologia e politica in un’epoca in cui il potere non è più confinato agli uffici governativi ma si estende nei laboratori tecnologici e nei cieli dello spazio profondo.
Mentre assistiamo a questo spettacolo, vale la pena riflettere su quanto sia cambiato il mondo dal 2020. Le tensioni che una volta dividevano Musk e Trump sembrano ora dissolte in una partnership costruita su visioni condivise di grandezza e ambizione.