La recente sanzione di $4,3 miliardi imposta a Binance ha scosso il mondo delle criptovalute. Sebbene l’attenzione dei media si sia concentrata sulle dimissioni di Changpeng Zhao (CZ) dalla carica di CEO, l’aspetto finanziario rappresenta il vero nodo della questione. Considerando che il deficit patrimoniale di FTX era di $6,8 miliardi e quello di Celsius $1,2 miliardi, l’entità della multa inflitta a Binance diventa ancora più significativa.

Nel dicembre 2022, la società di revisione Mazars aveva dichiarato che Binance deteneva il 101% degli asset degli utenti, salvo poi ritirare il rapporto citando incertezze nella valutazione delle criptovalute. Questo episodio alimenta dubbi sulla reale capacità di Binance di affrontare una multa così onerosa senza intaccare i fondi degli utenti.

Il miglior scenario ipotizzabile prevede che Binance disponga di liquidità sufficiente per coprire la multa senza toccare i propri asset crittografici. In uno scenario meno ottimistico, l’azienda potrebbe essere costretta a liquidare parte delle sue partecipazioni in criptovalute, esercitando pressione sui mercati globali. Il peggior scenario sarebbe quello in cui Binance attinga ai fondi degli utenti, replicando lo schema fallimentare di FTX. Tuttavia, Binance afferma di aver accantonato oltre $1 miliardo in un fondo di emergenza per la protezione degli utenti, il Secure Asset Fund for Users (SAFU).

Le performance finanziarie passate di Binance mostrano un’azienda altamente redditizia. Nel 2021, il suo volume di trading ha raggiunto quasi $10 trilioni, con un profitto stimato tra $6 e $7 miliardi tra il 2020 e il 2023. Tuttavia, le risposte evasive di CZ in passato, quando interrogato sulla capacità dell’azienda di affrontare un recupero di $2,1 miliardi, suggeriscono una certa opacità finanziaria.

Il mercato delle criptovalute è rimasto sorprendentemente resiliente, forse perché gli investitori confidano nella solidità di Binance o sottovalutano la gravità della situazione. L’eventuale vendita forzata di asset potrebbe scatenare un crollo dei prezzi delle criptovalute e compromettere l’intero ecosistema.

La capacità di Binance di pagare questa multa senza destabilizzare il mercato rimane incerta. Se il passato insegna qualcosa, è che anche gli attori più grandi non sono immuni a crisi di liquidità improvvise. Gli investitori farebbero bene a monitorare attentamente l’evolversi della situazione.