Huawei sta affrontando ostacoli significativi nei suoi piani per lo sviluppo di chip avanzati per l’intelligenza artificiale (AI), a causa delle recenti restrizioni imposte dagli Stati Uniti. Questi blocchi, progettati per limitare l’accesso di Huawei a tecnologie chiave, potrebbero rallentare notevolmente la capacità della Cina di competere a livello globale nel settore AI.

Gli Stati Uniti, attraverso il Dipartimento del Commercio, hanno recentemente intensificato i controlli sulle esportazioni di semiconduttori avanzati, imponendo nuove limitazioni alla taiwanese TSMC e ad altre aziende globali. Questo include il divieto di esportazione verso Huawei di chip sofisticati da 7 nanometri o più avanzati, fondamentali per potenziare modelli AI complessi e unità grafiche (GPU) di ultima generazione. L’azione è stata accelerata dopo che indagini hanno rivelato che Huawei avrebbe utilizzato un chip avanzato di TSMC, nonostante i controlli esistenti.

Huawei, già inserita nella lista nera commerciale americana dal 2019, deve ora affrontare sfide ancora maggiori per ottenere chip di alto livello, essenziali per l’espansione delle sue capacità di AI e il contrasto a leader come NVIDIA. Questi blocchi mirano a evitare che le tecnologie avanzate possano essere utilizzate dalla Cina per sviluppi strategici, soprattutto in ambiti militari e di sicurezza nazionale. La decisione colpisce non solo Huawei ma anche altre aziende cinesi che dipendono da fornitori esteri per semiconduttori avanzati.

Le restrizioni stanno costringendo Huawei a esplorare soluzioni interne o alternative. L’azienda ha accelerato lo sviluppo di chip proprietari, come il Kirin 9000S, già integrato nei suoi smartphone più recenti. Tuttavia, senza accesso a tecnologie avanzate, il gap con i rivali globali potrebbe ampliarsi. Parallelamente, la Cina sta investendo massicciamente nel proprio ecosistema di semiconduttori, ma il percorso per raggiungere un’autosufficienza competitiva richiederà anni.

La strategia degli Stati Uniti, che combina restrizioni commerciali e diplomatiche, evidenzia il crescente impatto della tecnologia nel contesto geopolitico. L’escalation potrebbe innescare ulteriori tensioni tra le due superpotenze, con ripercussioni sulle supply chain globali e sull’innovazione tecnologica.