Il governo giapponese ha annunciato un investimento significativo di circa 200 miliardi di yen (1,28 miliardi di dollari) previsto per il 2025 a favore di Rapidus, un consorzio nato per rilanciare la posizione del Giappone nel settore dei semiconduttori. L’obiettivo principale è l’avvio della produzione di chip avanzati a 2 nanometri, un passo avanti strategico per competere con i giganti globali come TSMC e Samsung.

Fondata nel 2022, Rapidus è sostenuta da otto colossi industriali giapponesi, tra cui Toyota e Sony, e beneficia di collaborazioni internazionali chiave, come quella con IBM, per lo sviluppo di tecnologie di punta. La struttura principale, situata nella città di Chitose, Hokkaido, ha un budget complessivo stimato di 5 trilioni di yen (circa 32 miliardi di dollari), includendo anche investimenti in ricerca e sviluppo. Si prevede l’inizio delle operazioni pilota nell’aprile 2025 e la produzione di massa nel 2027.

Questo investimento non è solo un progetto tecnologico, ma anche una dichiarazione politica ed economica. Il governo giapponese sta infatti puntando su una catena di fornitura interna più sicura, considerata cruciale per affrontare le sfide globali, dalla digitalizzazione alla decarbonizzazione. I semiconduttori avanzati, come quelli a 2 nm, saranno fondamentali per applicazioni emergenti quali intelligenza artificiale, guida autonoma e infrastrutture digitali.

Un aspetto distintivo del progetto Rapidus è il suo approccio olistico alla produzione. A differenza del modello tradizionale che separa le fasi di progettazione e produzione, Rapidus intende integrare completamente i processi di front-end e back-end, ottimizzando la velocità e la personalizzazione della produzione. Tale strategia potrebbe ridurre significativamente i tempi di sviluppo, posizionando il Giappone all’avanguardia nel settore.

Il governo e i partner industriali vedono Rapidus come un’opportunità unica per rientrare nel panorama globale dei semiconduttori, un settore in cui il Giappone deteneva un dominio negli anni ’80, ma che ha perso terreno negli ultimi decenni. Le infrastrutture circostanti, comprese partnership con enti di ricerca internazionali come imec e aziende leader nella produzione di apparecchiature, rafforzeranno ulteriormente il progetto.

Con una visione chiara e ingenti risorse, il Giappone mira a posizionare Rapidus non solo come leader tecnologico, ma anche come simbolo di rinascita industriale e innovazione globale.

Fonti: AA News, Governo Giapponese, TechPowerUp.