Il Segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha invitato i leader del G20 a Rio de Janeiro a salvare i colloqui sul clima delle Nazioni Unite, in fase di stallo, in Azerbaigian, dimostrando “leadership” e aprendo a “compromessi” per la riduzione delle emissioni. “Il fallimento non è un’opzione. Un risultato positivo della COP29 è ancora a portata di mano, ma richiederà leadership e compromessi da parte dei Paesi del G20” soo state le sue dichiarazioni.
Dello stesso tono le parole del Presidente di COP29, Mukhtar Babayev, che in conferenza stampa si è dichiarato “preoccupato per lo stato dei negoziati. Le parti non si avvicinano a velocità sufficiente. E’ tempo di muoversi più veloci. I politici hanno il potere di raggiungere un accordo che sia ambizioso ed equo. Devono impegnarsi immediatamante e costruttivamente“.
Sull’obiettivo di finanza climatica, l’Ncqg (New Collective Quantified Goal), “abbiamo ancora una lunga strada da fare. I ministri devono trovare soluzioni a problemi politici chiave: la struttura, il quantum, i donatori” ha aggiunto Babayev, spiengando che è stato fatto un ulteriore passo avanti sulla definizione di un meccanismo internazionale di mercato delle emissioni di carbonio (sul modello dell’Ets europeo), previsto dall’articolo 6 dell’Accordo di Parigi.
“I Paesi del G20 rappresentano l’85% del Pil mondiale e l’80% delle emissioni globali. La loro leadership è essenziale per fare progressi su ogni aspetto dell’Accordo di Parigi, dalla finanza alla mitigazione all’adattamento. Non possiamo riuscire senza di loro. Il G20 deve lanciare un segnale positivo sul suo impegno immediato ad affrontare la crisi climatica. Vogliamo che fornisca un chiaro mandato da portare alla Cop29. Ha la possibilità di mostrare la sua leadership” ha concluso Babayev in conferenza stampa.
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