Nel mondo contemporaneo, in cui le tecnologie avanzano a ritmi vertiginosi, il legame tra intelligenza artificiale (AI) e difesa nazionale sta ridefinendo il concetto stesso di guerra. “La guerra è più redditizia della pace”: questa massima, spesso discussa nei circoli strategici, trova una nuova incarnazione nell’impiego dell’AI generativa, che promette di trasformare i futuri scenari di conflitto.

Partnership Strategiche tra AI e Difesa

La recente collaborazione annunciata da Anthropic – sviluppatore dell’AI generativa Claude – con il contractor militare Palantir e Amazon Web Services (AWS) è solo l’ultimo tassello di un trend crescente. Grazie a questa partnership, il Dipartimento della Difesa e le agenzie di intelligence statunitensi avranno accesso alle potenzialità di Claude 3 e 3.5 per l’elaborazione e l’analisi dei dati in tempo reale.

Come sottolinea il Contrammiraglio in pensione Chris Becker, l’adozione di tecnologie sviluppate dal settore privato consente al governo di aggirare i lunghi tempi di sviluppo interno. “Il mercato commerciale si muove sempre più velocemente rispetto alle istituzioni governative,” ha dichiarato Becker, citando esempi come SpaceX, che ha rivoluzionato il settore aerospaziale in pochi anni.

Investimenti Record e Visione a Lungo Termine

Il budget richiesto dal Dipartimento della Difesa per il 2025, pari a 143,2 miliardi di dollari, di cui 1,8 miliardi dedicati a progetti di AI e machine learning, riflette l’importanza strategica attribuita a queste tecnologie. Il Generale Mark Milley, durante l’evento Future of Defense organizzato da Axios, ha previsto che tra 10-15 anni una parte significativa delle forze armate statunitensi sarà costituita da robot alimentati dall’intelligenza artificiale.

Con miliardi di dollari stanziati per l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico, il Pentagono sta investendo massicciamente nel potenziamento delle capacità militari americane, con l’obiettivo di sfruttare a proprio vantaggio il rapido sviluppo delle tecnologie di intelligenza artificiale.

Ma l’AI non si limita ai robot da combattimento. Steve Finley, presidente della divisione Sistemi Non Presidiati di Kratos Defense, ha evidenziato come l’attuale utilizzo sia concentrato sull’elaborazione dei dati per supportare decisioni operative rapide, mantenendo comunque l’uomo al centro delle decisioni critiche. “Non si tratta di lasciar prendere decisioni letali all’AI,” ha affermato, “ma di accelerare l’analisi e il processo decisionale.

Il Valkyrie è un aereo stealth sperimentale che ha volato per la prima volta senza equipaggio nel 2019. L’XQ-58A ha completato con successo il suo ultimo volo il mese scorso, come dichiarato da Kratos Defense, volando insieme ad altri aerei dell’Air Force americana.

XQ-58A and F-16 Together in Flight Kratos XQ-58A
Image: XQ-58A and F-16 Together in Flight/Kratos Defense

“L‘XQ-58 funge da affidabile compagno di volo, utilizzato come arma esterna in aree rischiose. Questo consente al pilota di caccia umano di rimanere più sicuro e lontano dal pericolo.

Microsoft e Palantir (vedi gli articoli di Rivista.AI) stanno collaborando per integrare AI avanzata nei sistemi di sicurezza nazionale, unendo le capacità di elaborazione dati di Palantir con i servizi cloud di Azure. Allo stesso tempo, Meta ha messo a disposizione la sua AI open-source Llama per supportare la sicurezza nazionale. OpenAI, dal canto suo, ha recentemente espresso sostegno allo sviluppo di AI allineate ai valori democratici, in linea con la strategia del governo statunitense delineata nel memorandum presidenziale dell’ottobre scorso.

Dilemmi Etici e Limiti Tecnologici

Nonostante le enormi potenzialità, gli esperti mettono in guardia contro le attuali limitazioni dei modelli di AI generativa. Gary Marcus, noto critico dell’hype attorno all’AI, ha dichiarato che l’affidabilità delle tecnologie attuali non è sufficiente per delegare loro decisioni di vita o di morte. “Non vorresti che un sistema che può ‘allucinare’ pianificasse la tua strategia militare,” ha osservato.

Marcus ha anche sottolineato che la convinzione secondo cui l’aumento dei dati e della potenza di calcolo migliorerà automaticamente le prestazioni dell’AI è un’illusione. Secondo lui, i cosiddetti “scaling laws” stanno mostrando segni di esaurimento, rendendo improbabile una risoluzione completa delle problematiche attuali nel breve termine.

Opportunità e Sviluppi Futuri

Nonostante le sfide, le collaborazioni tra il governo statunitense e le aziende tecnologiche rappresentano un’opportunità unica per entrambi. Per le aziende, lavorare con il governo significa non solo stabilità economica ma anche un banco di prova per anticipare problemi futuri nel settore privato e contribuire alla definizione delle regolamentazioni. Come ha dichiarato Benjamin Harvey, CEO di AI Squared:Questi progetti posizionano le aziende per plasmare governance e politiche, mantenendole un passo avanti nella conformità normativa.”

Mentre la visione pubblica potrebbe essere ancora influenzata da immagini di robot autonomi che dominano il campo di battaglia, la realtà del coinvolgimento dell’AI nella guerra moderna è più sottile ma non meno potente. Siamo agli albori di una nuova era, dove il conflitto non è più solo questione di armi e soldati, ma di dati, algoritmi e velocità decisionale.