OpenAI, leader nell’intelligenza artificiale, ha recentemente condiviso con il governo degli Stati Uniti la visione di un colossale data center che potrebbe rappresentare una svolta per il settore. Mercoledì scorso, durante un evento a Washington, il responsabile delle politiche aziendali di OpenAI, Chris Lehane, ha rivelato i dettagli di questo ambizioso progetto: una struttura che richiederebbe 5 gigawatt di energia, sufficiente a fornire elettricità a cinque città della dimensione di Salt Lake City.

Il progetto sembra rientrare in quello che OpenAI ha definito “Stargate”, un nome in codice per un data center di supercalcolo che potrebbe raggiungere un investimento complessivo di 100 miliardi di dollari. Un’idea audace, che OpenAI sta discutendo attivamente con Microsoft, il suo principale finanziatore e partner strategico. Parallelamente, la società sta collaborando con altri provider per realizzare un data center più ridotto ma pur sempre significativo, con una capacità di 1 gigawatt, un progetto già in fase di sviluppo secondo quanto riportato dall’AI Data Center Database.

L’obiettivo di OpenAI va oltre la costruzione di semplici infrastrutture tecnologiche; l’azienda mira a garantire che gli Stati Uniti mantengano una posizione di avanguardia nell’AI, soprattutto di fronte alla crescente competitività della Cina. Proprio a questo scopo, OpenAI ha chiesto al governo federale di implementare misure per espandere la capacità energetica del Paese e supportare lo sviluppo di questi data center di prossima generazione.

Le proposte avanzate includono un’accelerazione dei processi di autorizzazione per i data center AI, insieme a un “National Transmission Highway Act” che potrebbe fungere da struttura legislativa per ampliare la capacità energetica nazionale. Tale legge fornirebbe le basi per una rete di trasmissione estesa e resiliente, agevolando l’approvazione e la realizzazione di progetti energetici di grandi dimensioni. OpenAI suggerisce inoltre che il governo si impegni nell’acquisto di energia prodotta da questi centri, riducendo il rischio finanziario per gli investitori e rendendo più sostenibile la creazione di queste infrastrutture ad alto fabbisogno energetico.

In un chiaro richiamo alla politica interna, Lehane ha presentato una diapositiva intitolata “Build Big Again”, ispirata allo slogan politico del presidente eletto. La presentazione sosteneva che i grandi progetti infrastrutturali di AI non solo accelererebbero lo sviluppo tecnologico, ma contribuirebbero a “reindustrializzare” gli Stati Uniti, alimentando una nuova ondata di crescita economica e “rivitalizzando il sogno americano”.

Il messaggio è chiaro: per dominare nel settore dell’AI, non bastano algoritmi avanzati o risorse computazionali; serve una visione che si estenda alle infrastrutture nazionali e al sistema energetico.