La Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) ha annunciato che interromperà la produzione di chip avanzati per l’intelligenza artificiale (AI) destinati a clienti cinesi a partire dal prossimo lunedì. Questa decisione, secondo diverse fonti, è stata presa in risposta a crescenti pressioni da parte degli Stati Uniti e riflette un cambiamento significativo nell’industria dei semiconduttori, focalizzato sulla competizione tecnologica con la Cina, in particolare nei settori dell’AI e del calcolo ad alte prestazioni.

TSMC ha informato i suoi clienti cinesi che non produrrà più chip AI con processi di produzione a 7 nanometri o più avanzati. Questa sospensione riguarda principalmente le aziende coinvolte in applicazioni di calcolo ad alte prestazioni e GPU. Tuttavia, i clienti cinesi che producono chip per applicazioni mobili o di connettività non saranno colpiti da questa restrizione.

TSMC sta cercando di dimostrare il suo impegno a rispettare le normative statunitensi, specialmente dopo che è emerso che alcuni chip TSMC erano stati utilizzati da Huawei in violazione delle sanzioni commerciali imposte dagli Stati Uniti nel 2020. Qualsiasi futura fornitura di chip avanzati a clienti cinesi ora richiederà l’approvazione del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, il che implica un ulteriore livello di scrutinio per evitare violazioni delle normative sulle esportazioni.

Questa mossa avrà ripercussioni significative per le aziende cinesi nel settore dell’AI e delle telecomunicazioni, tra cui giganti come Baidu e Alibaba, che dipendono da chip ad alte prestazioni per sviluppare tecnologie avanzate. La mancanza di accesso a chip TSMC potrebbe rallentare lo sviluppo di soluzioni AI in Cina e aumentare i costi operativi per queste aziende.

Inoltre, il mercato dei semiconduttori cinese dovrà affrontare una ristrutturazione significativa, poiché le aziende locali dovranno cercare alternative per la produzione dei loro semiconduttori avanzati. Questo potrebbe portare a una maggiore difficoltà nel mantenere la competitività sul mercato globale.

La decisione di TSMC si inserisce in un contesto geopolitico più ampio, dove le tensioni tra Stati Uniti e Cina continuano a crescere. Gli Stati Uniti stanno intensificando gli sforzi per limitare l’accesso della Cina alle tecnologie avanzate, temendo che queste possano essere utilizzate anche per scopi militari. TSMC, pur essendo un attore chiave nel settore dei semiconduttori, si trova ora in una posizione delicata, dovendo bilanciare le sue relazioni commerciali con la Cina e il rispetto delle normative statunitensi.