Gli istituti di ricerca cinesi, con stretti legami con l’Esercito Popolare di Liberazione (PLA), hanno sviluppato un modello di intelligenza artificiale (IA) denominato ChatBIT, basato sull’IA open source Llama, creata da Meta. Questo sviluppo è stato documentato in un articolo accademico pubblicato a giugno, in cui gli autori, tra cui ricercatori del PLA, hanno illustrato l’utilizzo di ChatBIT per finalità che spaziano dall’analisi dell’intelligence alla pianificazione strategica e al processo decisionale nel contesto militare. Secondo quanto riportato da Reuters, ChatBIT rappresenta un potenziale strumento per potenziare le capacità del PLA, puntando a ottimizzare il processo decisionale a vari livelli di comando.

Tra i ricercatori cinesi figurano Geng Guotong e Li Weiwei del Military Science Information Research Center dell’AMS e del National Innovation Institute of Defense Technology, oltre a ricercatori del Beijing Institute of Technology e della Minzu University

La creazione di ChatBIT solleva diverse questioni sulle implicazioni globali e politiche dell’IA open source, che per definizione permette a chiunque, anche governi esteri, di accedere alla tecnologia, sfruttarla e adattarla alle proprie esigenze. La scelta del modello Llama non è casuale: Meta ha rilasciato Llama come open source per permettere alla comunità accademica e tecnologica di sperimentare e migliorare il modello in diversi ambiti. Tuttavia, la natura open source espone questo modello a un uso estensivo e in potenziali campi sensibili, come quello militare, superando di fatto i confini di controllo tecnologico che sarebbero altrimenti imposti su sistemi chiusi.

La scelta di un modello americano per uno sviluppo che coinvolge il PLA è un segnale preoccupante per Washington. Già a maggio, un gruppo di legislatori americani ha proposto una legge per regolare le esportazioni di modelli di IA open source, limitando l’accesso straniero a queste tecnologie.

Gli Stati Uniti vogliono evitare che la tecnologia sviluppata da aziende locali venga usata per potenziare le capacità militari cinesi. La regolamentazione delle esportazioni è vista come un modo per controllare l’uso non autorizzato o improprio dell’IA open source, specialmente in settori come difesa e intelligence.

Meta, un grande social media americano, proibisce l’uso dei suoi modelli per “industrie militari, guerre, nucleare, spionaggio o attività soggette al Regolamento Internazionale sul Traffico di Armi”. “L’uso dei nostri modelli da parte del PLA non è autorizzato e va contro le nostre politiche”, ha detto Molly Montgomery, direttore delle politiche pubbliche di Meta.

I ricercatori cinesi coinvolti includono membri del Centro di Ricerca dell’Informazione Scientifica Militare e dell’Istituto Nazionale di Innovazione della Tecnologia della Difesa. La potenza di ChatBIT non è chiara, ma sembra avere solo 100.000 record di dialoghi militari, un numero basso rispetto ad altri modelli di grandi dimensioni.

È una quantità minima rispetto ad altri modelli che usano trilioni di dati”, ha detto Joelle Pineau di Meta. In un altro documento, due ricercatori della Aviation Industry Corporation of China, legata al PLA, hanno parlato dell’uso di Llama 2 per “strategie di interferenza nella guerra elettronica aerea“.

Un documento di giugno ha mostrato come Llama sia stato usato per “polizia d’intelligence” per analizzare grandi quantità di dati. I servizi di IA generativa sono diventati popolari dopo il lancio di ChatGPT di OpenAI nel 2022. Le aziende di tutto il mondo hanno creato i loro modelli per offrire servizi come creazione di contenuti e immagini. A maggio, un modello è stato addestrato sulla filosofia politica di Xi Jinping, noto come “Pensiero di Xi Jinping“.

Il caso di ChatBIT, quindi, non solo mette in luce le crescenti capacità del PLA nella tecnologia avanzata, ma evidenzia anche le sfide per i governi democratici, che si trovano a dover affrontare dilemmi etici e strategici nel bilanciare il progresso tecnologico con la sicurezza nazionale.