OpenAI, ha introdotto una serie di nuove funzionalità di ricerca su ChatGPT, intensificando la competizione con Google. Grazie a queste innovazioni, gli utenti possono ora ottenere risposte rapide e aggiornate, complete di link alle fonti web rilevanti. Questa evoluzione mette ChatGPT in diretto confronto con l’assistente AI di Google, aggiungendo nuove possibilità di esplorazione per le aziende e gli utenti individuali.
Gli utenti potranno ora scegliere di attivare manualmente la ricerca web cliccando sull’icona apposita, oppure lasciare che sia ChatGPT a selezionare le risposte più aggiornate in base alla domanda. Le nuove funzionalità sono disponibili su chatgpt.com e nelle app per desktop e mobile. Attualmente, sono riservate agli utenti di ChatGPT Plus e Team, oltre che a quelli in lista d’attesa per SearchGPT, mentre per gli utenti aziendali ed educativi saranno introdotte nelle prossime settimane. Per gli utenti free, invece, il rollout è previsto nei prossimi mesi.
Questa implementazione si inserisce in una serie di aggiornamenti annunciati da OpenAI a luglio, quando l’azienda aveva presentato un prototipo chiamato SearchGPT. La nuova versione include collaborazioni con diversi fornitori di dati e notizie, permettendo a ChatGPT di fornire informazioni in tempo reale su meteo, finanza, sport, notizie e mappe, oltre a link a fonti autorevoli come articoli di giornale e blog.
Mentre OpenAI amplia le capacità di ChatGPT, Google risponde con una serie di aggiornamenti, mantenendo alto il livello di innovazione. Il gigante di Mountain View ha recentemente annunciato l’integrazione del suo chatbot AI Gemini all’interno dell’app Maps e ha esteso le funzionalità AI nelle sue ricerche, arricchendole con panoramiche e annunci pubblicitari all’interno di Google Lens per facilitare l’acquisto diretto tramite l’app.
OpenAI ha inoltre perfezionato il proprio modello di ricerca basato su GPT-4, utilizzando una metodologia innovativa di generazione di dati sintetici per un apprendimento post-formazione avanzato. La ricerca in ChatGPT sfrutta non solo provider di ricerca esterni, ma anche contenuti forniti direttamente dai partner di OpenAI, in collaborazione con molte delle principali testate e editori globali, tra cui Associated Press, Axel Springer, Condé Nast, Dotdash Meredith, Financial Times, GEDI, Hearst, Le Monde, News Corp, Prisa, Reuters, The Atlantic, Time e Vox Media. OpenAI garantisce agli editori la possibilità di scegliere se apparire nei risultati di ricerca, sottolineando l’importanza di una collaborazione etica nel settore dell’informazione.
L’uso di contenuti protetti da copyright per l’addestramento di modelli linguistici di grandi dimensioni è diventato un tema controverso e, nel dicembre 2023, il New York Times ha intentato una causa contro Microsoft e OpenAI per presunta violazione del copyright. La denuncia, tuttora in corso, riguarda l’uso non autorizzato dei contenuti del quotidiano per il training dei modelli di AI.
Secondo Louis Dreyfus, CEO di Le Monde, la collaborazione con OpenAI rappresenta un’opportunità unica per l’industria dell’informazione di restare competitiva in un mondo in cui l’accesso alle informazioni sarà sempre più guidato dall’AI.