La regolazione e prima ancora la legislazione si trova davanti a un terreno nuovo, perché si tratta di una materia complessa e con molte sfaccettature, per affrontare la quale “non ci sono soluzioni univoche, ma un continuo sbagliare e cercare di risolvere una situazione” sono le parole del presidente di Agcom, Giacomo Lasorella, a conclusione dei dibattiti dedicati agli effetti dell’intelligenza artificiale sulla proprietà intellettuale, oltre che all’impatto del Digital Service Act e del Media Freedom Act sui contenuti online e sull’audiovisivo nell’ambito di Eurovisioni a Palazzo Farnese.
“Il tema emerso con più evidenza è quello del copyright” dichiara Lasorella, che sottolinea “il grandissimo rischio, con l’intelligenza artificiale, di non dare adeguato rilievo al valore della creatività“.
“Il tema che unisce gli interventi è quello della governance” ha proseguito il presidente Agcom. “Da parte della Commissione Europea e c’è stato un grande sforzo, anche nel cercare di coinvolgere i regolatori nazionali“, ma la cooperazione tra livello europeo e quello nazionale è fondamentale per il funzionamento della legislazione perché si tratta di “una legislazione importante e complessa”.
“Il grande sforzo che attende tutti noi” conclude Lasorella “è quello di renderla comprensibile e vicina ai cittadini. C’è un problema di legittimazione e di piena vicinanza al livello degli utenti e dei cittadini“.
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