Meta Platforms sta sviluppando un motore di ricerca per il suo chatbot Meta AI, segnando un potenziale cambiamento nel panorama della ricerca online, tradizionalmente dominato da Google. Secondo un’analisi di Bank of America, sebbene questa iniziativa non rappresenti una minaccia immediata per Google Searche Microsoft Bing evidenzia la crescente competizione nel settore della ricerca.
Il Motivo di Preoccupazione per Google
Gli analisti BofA, Justin Post e Nitin Bansal, hanno sottolineato che l’aumento delle notizie riguardanti la competizione in ambito ricerca genera sentimenti negativi nei confronti di Alphabet/Google. Hanno affermato che, sebbene le iniziative di Meta nell’intelligenza artificiale non siano sorprendenti, il crescente interesse verso la competizione nella ricerca potrebbe influenzare negativamente le percezioni del mercato su Google.
Meta prevede di integrare il suo motore di ricerca all’interno del chatbot Meta AI, che sarà disponibile su piattaforme come Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger. Questa nuova funzionalità permetterà agli utenti di ottenere risposte a domande specifiche scorrendo il web, riducendo così la dipendenza dai servizi di ricerca forniti da Google e Microsoft.
Possibili Vantaggi Strategici
- Indipendenza dai Fornitori Terzi: Sviluppare una tecnologia di ricerca interna consente a Meta di ridurre i costi associati alle licenze API attualmente pagate a Google e Microsoft.
- Personalizzazione: Avere il controllo completo sul motore di ricerca permette a Meta di adattare le funzionalità alle esigenze specifiche del suo chatbot.
Con una media di circa 40 minuti al giorno spesi dagli utenti su Facebook e 60 minuti su Instagram, l’integrazione del Meta AI potrebbe attrarre più utenti alla ricerca di informazioni[4]. Se questo trend dovesse continuare, una parte significativa del traffico internet potrebbe spostarsi da Google Search, che attualmente detiene il 90% della quota di mercato globale.
Meta ha investito significativamente nello sviluppo delle sue capacità AI, incluso l’uso del modello linguistico Llama. Questo posizionamento tecnologico potrebbe consentire a Meta di creare un sistema efficace per rispondere alle query degli utenti. Rispetto ad altre aziende emergenti nel campo dell’AI generativa come OpenAI e Anthropic, Meta ha accesso a una base utenti e contenuti più ampia per addestrare i propri modelli linguistici e ha maggiori risorse per stipulare accordi di licenza.
Sebbene il nuovo motore di ricerca di Meta non rappresenti attualmente una minaccia diretta per Google o Bing, la sua introduzione segna un passo importante verso una maggiore competizione nel settore della ricerca online. Con l’evoluzione delle tecnologie AI e l’integrazione nelle piattaforme social esistenti, Meta potrebbe ridefinire le dinamiche della ricerca sul web nei prossimi anni.