L’industria bancaria statunitense si trova di fronte a un possibile punto di svolta pluriennale per i profitti, indipendentemente dal partito che prenderà il controllo della Casa Bianca e del Congresso. Questo il messaggio di Mike Mayo, analista di Wells Fargo, in una nota ai clienti, dove identifica una serie di trend e scenari post-elettorali destinati a influire pesantemente sui bilanci delle principali istituzioni finanziarie del Paese.

Secondo Mayo, alcune dinamiche sono infatti destinate a superare i confini delle elezioni. Tra queste, prevede un miglioramento dei margini di guadagno delle banche, una crescente dismissione di capitale in eccesso e un alleggerimento delle proposte di fine mandato di Basilea III. La revisione della normativa Dodd-Frank, imposta a seguito della crisi finanziaria del 2008, appare inoltre un’ipotesi possibile, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza operativa delle banche.

Ecco i quattro scenari tracciati da Mayo e dal suo team, con le rispettive implicazioni per il settore bancario.

Scenario 1: Vittoria di Trump e Controllo Repubblicano del Congresso – Un Boom di Opportunità

Un governo tutto repubblicano darebbe nuovo impulso alla deregolamentazione bancaria, portando le norme di Basilea III più vicine ai requisiti di capitale attuali. In quest’ottica, Mayo stima che la semplificazione della documentazione regolamentare potrebbe ridurre i costi di conformità delle banche fino al 5%, aumentando di 25-50 punti base il loro indice di efficienza. Inoltre, il team di analisi prevede che tassi d’interesse e crescita del PIL più elevati, innescati dalle politiche repubblicane, porterebbero benefici alla qualità del credito e ai ricavi netti da interessi (NII) a lungo termine. Tuttavia, l’iniziale impatto negativo sul reddito complessivo e sul capitale a causa di tassi più alti potrebbe temporaneamente frenare i guadagni.

Scenario 2: Vittoria di Harris e Controllo Democratico del Congresso – Crescita con Maggiori Vincoli Normativi

Una Casa Bianca e un Congresso in mano ai Democratici imporrebbero capital requirements più severi, con requisiti di capitale tra il 10% e il 20% superiori rispetto a quelli attuali. In questo scenario, le banche non godrebbero di significative riduzioni dei costi regolamentari e si troverebbero a dover affrontare una curva dei tassi meno ripida. La crescita del PIL rimarrebbe stabile, mentre i tassi di inflazione si attesterebbero a livelli uguali o inferiori rispetto a un’amministrazione repubblicana. Gli aumentati requisiti di capitale e i costi regolamentari bilancerebbero qualsiasi possibile beneficio derivante dalla curva dei tassi o dalla crescita del PIL, afferma Mayo. Questo scenario inoltre aumenterebbe il rischio di un incremento dell’aliquota fiscale per le imprese, un elemento sfavorevole per il settore bancario.

Scenario 3: Vittoria di Trump e Governo Diviso – Regolamentazione Meno Pesante e Stabilità

Un’eventuale rielezione di Trump combinata con un Congresso diviso rifletterebbe, in larga misura, l’attuale situazione economica con meno regolamentazioni, una situazione che Mayo considera un netto positivo per le banche. La riduzione dei costi normativi continuerebbe a rafforzare i margini di profitto, con i tassi d’interesse e il PIL in linea con i trend attuali.

Scenario 4: Vittoria di Harris e Governo Diviso – Scenario Neutrale ma Positivo per la Crescita

In un quadro di governo diviso con Harris come Presidente, Mayo prevede un aumento dei requisiti di capitale e una certa riduzione dei costi regolamentari, oltre a un calo della spesa pubblica e dell’inflazione, con tassi d’interesse e PIL più bassi. Storicamente, un governo diviso si è rivelato positivo per la crescita del PIL e per il mercato azionario, offrendo uno scenario generalmente neutrale o leggermente favorevole per il settore bancario.

Questi quattro scenari evidenziano la rilevanza delle elezioni per i colossi bancari, come JPMorgan Chase, Citigroup, Bank of America, Wells Fargo, Morgan Stanley, Goldman Sachs, U.S. Bancorp, PNC Financial e Truist Financial. L’andamento delle azioni bancarie negli indici KBW Nasdaq Bank e KBW Nasdaq Regional Banking ha registrato un calo rispettivamente dello 0,2% e dello 0,7%, riflettendo la persistente incertezza elettorale.

In conclusione, indipendentemente dall’esito elettorale, il settore bancario sembra destinato a un cambiamento strutturale significativo, con opportunità e sfide per garantire profittabilità e conformità regolamentare negli anni a venire.