Un recente articolo del Wall Street Journal ha rivelato che un panel federale negli Stati Uniti si sta preparando a investigare uno dei più gravi episodi di spionaggio cibernetico della storia americana, dove un gruppo di hacker legati all’intelligence cinese ha violato le reti di telecomunicazione statunitensi per sorvegliare personaggi pubblici di alto profilo, tra cui l’ex presidente Donald Trump e membri della campagna della vicepresidente Kamala Harris. Il Cyber Safety Review Board, organismo istituito dal Dipartimento per la Sicurezza Nazionale (DHS), sarà incaricato di far luce sui gravi errori di sicurezza che hanno permesso questa intrusione senza precedenti.

Questa operazione, di portata finora senza precedenti, preoccupa la sicurezza nazionale USA, soprattutto perché mira alle fondamenta delle telecomunicazioni. Gli hacker cinesi, noti come “Salt Typhoon”, sembrano essere riusciti a violare le infrastrutture di colossi come Verizon Communications, AT&T e Lumen Technologies, esponendo le loro reti a rischi informatici mai visti prima. Le implicazioni di questa vulnerabilità sono vaste, con un possibile accesso a dati sensibili di personalità chiave e strategie politiche degli Stati Uniti.

L’inchiesta del Cyber Safety Review Board sarà guidata da figure di spicco sia del governo sia del settore privato, e si concentrerà non solo sulle falle nei sistemi delle reti colpite, ma anche sui rischi potenziali per altre infrastrutture critiche. Secondo l’articolo del WSJ, non è ancora chiaro se gli hacker siano riusciti effettivamente a sottrarre dati, ma l’esistenza stessa di questa falla, e la possibilità che i pirati informatici cinesi abbiano avuto accesso a informazioni sensibili, ha scatenato forti preoccupazioni tra i vertici dell’amministrazione Biden.

Questa indagine federale apre anche un capitolo spinoso nel rapporto tra sicurezza nazionale e giganti della tecnologia, sollevando interrogativi sull’efficacia delle misure di sicurezza implementate da aziende come Verizon, AT&T e Lumen Technologies. Infatti, queste società, che gestiscono infrastrutture critiche per le comunicazioni negli Stati Uniti, sono ora sotto pressione per rispondere di una violazione che potrebbe rivelarsi devastante.

La rilevanza dell’inchiesta è doppia: non solo rappresenta uno dei casi di spionaggio cibernetico più invasivi verso reti di telecomunicazione, ma potrebbe portare a una serie di raccomandazioni e riforme volte a rafforzare la sicurezza delle infrastrutture digitali americane.