Questa settimana Alphabet Inc., la holding di Google, aprirà le danze delle trimestrali dei principali giganti tecnologici, tra cui Apple, Meta, Microsoft e Amazon. Secondo il gestore di fondi hedge Dan Niles, fondatore di Niles Investment Management, il report di Alphabet potrebbe rappresentare un importante catalizzatore per il settore Big Tech, con potenziali ripercussioni sui prezzi delle azioni dei principali titoli del comparto.

La Trimestrale di Alphabet: Prospettive per Q3 e l’Importanza del Cloud

Alphabet presenterà i risultati finanziari per il terzo trimestre martedì, in un contesto dove l’attesa è palpabile. Niles ha indicato su X (ex Twitter) come il report di Google abbia un ruolo chiave nel dettare le aspettative del mercato, soprattutto alla luce del trend in corso per la “Magnificent 7” — un gruppo di sette titoli tecnologici di punta che include Alphabet stessa, insieme a Meta, Microsoft, Amazon e Apple.

Secondo Niles, Alphabet potrebbe riportare una buona performance per il Q3, grazie al contributo della divisione Google Cloud e a una forte spinta dagli investimenti in pubblicità politica. Tuttavia, proprio l’andamento non brillante del titolo da luglio ha spinto Alphabet in ritardo rispetto all’S&P 500 e agli altri titoli del gruppo Mag 7. Con un calo del 9,8% da luglio, la trimestrale potrebbe rappresentare un’occasione di riscatto.

Rischi e Opportunità: Il Ruolo della Qualitative Guidance

Niles sottolinea come uno dei rischi principali per Alphabet risieda nella possibilità che l’azienda fornisca una “guidance qualitativa”, ossia una serie di commenti non dettagliati ma indicativi sui trend futuri. Questo tipo di comunicazione, infatti, potrebbe influenzare negativamente il mercato, specie in un periodo di incertezza economica e di ridotta visibilità sui consumi digitali.

I fattori principali che potrebbero limitare le prospettive di Alphabet sono:

Distrazioni Elettorali: Le imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti potrebbero ridurre il tempo dedicato dai consumatori ai servizi online.

Tempistiche del Black Friday e del Natale: Quest’anno, il Ringraziamento cade il 28 novembre, limitando il numero di giorni disponibili per le campagne pubblicitarie digitali natalizie rispetto al 2023.

Niles suggerisce che un eventuale silenzio su questi argomenti potrebbe alimentare un rally di sollievo per il titolo Alphabet, soprattutto se il focus rimarrà sui numeri senza speculazioni qualitative.

Alphabet: Le Implicazioni per gli Altri Colossi Tech

Alphabet gioca un ruolo cardine non solo per gli investitori interessati a Google, ma anche per l’andamento complessivo di altri big tecnologici. Ad esempio:

Meta : I dati di crescita nel settore pubblicitario di Alphabet potrebbero fornire indicazioni sull’andamento delle entrate pubblicitarie per Meta, il colosso dei social media.

Microsoft e Amazon : Se Google Cloud confermasse una crescita sostenuta, ciò potrebbe riflettersi positivamente anche per Azure di Microsoft e Amazon Web Services (AWS), i principali concorrenti di Google Cloud.

Apple : Le spese di Google per l’acquisizione del traffico (Traffic Acquisition Cost – TAC) potrebbero influire indirettamente sulle entrate dei servizi di Apple, benché in misura minore rispetto ai risultati dell’iPhone, che restano il fulcro degli interessi per gli azionisti di Cupertino.

La Competizione nei Numeri: Alphabet vs S&P 500 e Nasdaq

Alphabet, nonostante le sfide, ha mantenuto un incremento del 19% delle sue azioni dall’inizio del 2023, risultando comunque leggermente indietro rispetto all’S&P 500, che ha segnato un aumento del 22%, e all’indice Nasdaq Composite, che ha guadagnato il 24%. La performance del Nasdaq-100, particolarmente orientato verso i titoli tecnologici, è stata notevole con una crescita del 21%.

Con il rilascio dei dati di Alphabet, questa settimana si preannuncia decisiva non solo per valutare la solidità del gruppo di Mountain View, ma anche per definire il quadro competitivo dei principali attori nel settore tecnologico, tracciando una linea per le aspettative di fine anno e per il 2024.