La guerra in Ucraina ha segnato un punto di svolta significativo nelle relazioni internazionali, con l’Occidente che ha cercato di isolare Mosca dall’economia globale attraverso sanzioni severe. Tuttavia, il recente summit dei BRICS a Kazan, Russia, ha dimostrato come la nazione stia cercando di riaffermare il suo ruolo diplomatico e economico tra le economie emergenti, pronte a sfidare la predominanza occidentale.

Il 16° summit annuale dei BRICS si è concluso giovedì, segnando il primo incontro dopo l’espansione del blocco. Più di 20 paesi hanno partecipato, inclusi quelli desiderosi di unirsi all’alleanza. La dichiarazione finale del summit ha evidenziato vari punti chiave:

  • Cooperazione interbancaria e pagamenti transfrontalieri
  • Creazione di una piattaforma per il commercio di cereali
  • Sviluppo della New Development Bank
  • Discussione sulla creazione di un mercato internazionale per i metalli preziosi
  • Introduzione di una banconota simbolica dei BRICS

Questi sviluppi suggeriscono che i BRICS non solo mirano a rafforzare i legami economici tra i membri, ma anche a costruire un’alternativa concreta alle istituzioni dominate dall’Occidente.

La Visione di Putin: un mondo multipolare

Durante il summit, il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato la necessità di un nuovo ordine mondiale multipolare. Ha dichiarato che la cooperazione tra i membri dei BRICS è fondamentale per affrontare le sfide globali e per ridurre la dipendenza dal dollaro statunitense. Sebbene non ci siano stati passi concreti verso un’alternativa immediata al dollaro, l’intenzione di esplorare opzioni diverse è chiara. Secondo analisi recenti, i BRICS hanno il potenziale per promuovere una de-dollarizzazione nelle riserve valutarie e nel commercio delle materie prime.

Nonostante le aspirazioni ambiziose, i BRICS affrontano significative sfide interne. Con l’espansione del blocco, le divergenze tra gli interessi nazionali sono aumentate. Marc Chandler, analista di Seeking Alpha, ha osservato che l’allargamento del gruppo potrebbe rendere più difficile raggiungere decisioni tempestive a causa della varietà di interessi rappresentati. Inoltre, paesi come India e Brasile hanno relazioni più affini con l’Occidente e potrebbero non essere disposti a seguire Mosca in una rotta anti-occidentale.

Le sanzioni imposte all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina hanno spinto Mosca a cercare nuovi alleati e mercati. Durante il summit, Putin ha accusato l’Occidente di utilizzare “metodi perversi” per mantenere il controllo sull’economia globale. La crescente cooperazione tra i membri dei BRICS e le nazioni del Sud globale rappresenta una risposta diretta a queste pressioni.

La creazione di sistemi alternativi ai pagamenti globali dominati dal dollaro è uno degli obiettivi principali del blocco. L’idea di sviluppare un sistema bancario alternativo e una valuta comune è stata discussa, anche se la realizzazione pratica rimane incerta. Nonostante ciò, l’interesse crescente da parte di paesi come Iran ed Egitto per modelli di pagamento bilaterali suggerisce che ci sia una volontà collettiva di esplorare nuove strade economiche.

Mentre l’Occidente continua a tentare di isolare Mosca attraverso sanzioni economiche e politiche, il summit dei BRICS a Kazan ha messo in luce come la Russia stia cercando attivamente di consolidare alleanze strategiche con altre economie emergenti. La capacità del blocco di fornire alternative praticabili alle istituzioni dominate dall’Occidente rimane da vedere, ma gli sviluppi recenti indicano che il dialogo e la cooperazione tra queste nazioni stanno guadagnando slancio.


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