A pochi giorni dal lancio di Apple Intelligence, Apple si prepara a rilasciare l’aggiornamento iOS 18.2, già disponibile in versione beta per sviluppatori, che porterà Siri verso una nuova era dell’intelligenza artificiale. Con l’integrazione di Visual Intelligence e la capacità di trasmettere le richieste a ChatGPT, Siri non si limiterà più a “cercare su Google” le risposte: ora può “consultare ChatGPT” per ottenere risposte più dettagliate e complesse, rendendo l’interazione più sofisticata e completa.
Di default, Siri richiede una conferma prima di inoltrare le richieste a ChatGPT, assicurando all’utente il pieno controllo della privacy. È possibile disattivare questa conferma, accelerando così le risposte. Grazie a Visual Intelligence, Siri può analizzare immagini scattate con la fotocamera, simile a Google Lens, per riconoscere oggetti, suggerire ricette da una foto di ingredienti o aiutare con riparazioni domestiche.
Apple ha implementato solide garanzie di privacy: i dati non verranno utilizzati per addestrare modelli AI e non sarà necessario un account OpenAI per usufruire della funzione. In caso di accesso tramite account, le richieste verranno salvate nella cronologia di ChatGPT, applicando i termini di OpenAI.
Come per tutti i chatbot AI, restano i limiti della “hallucination,” con ChatGPT che talvolta fornisce risposte non del tutto accurate o inventate. Anche se talvolta sbaglia, la possibilità di consultare articoli di approfondimento, come avviene con Gemini di Google, è assente e potrebbe migliorare l’affidabilità del sistema.
L’integrazione di ChatGPT in Siri rappresenta comunque un passo importante per la crescita dell’assistente Apple, e i futuri aggiornamenti potrebbero consentire a Siri di gestire operazioni complesse, come interagire con le app, portando la visione dell’AI di Apple verso una gestione più autonoma e dinamica delle attività sul dispositivo.