GeckoWay è una software house italiana specializzata nella creazione e progettazione di soluzioni high-tech su misura per le aziende. Con un approccio mirato, l’azienda analizza i processi aziendali dei propri clienti per proporre soluzioni innovative, personalizzate in base alle specifiche esigenze. 

Dalla progettazione di nuove applicazioni all’ottimizzazione dell’esperienza utente, GeckoWay si impegna a garantire un servizio completo, che include supporto tecnico e aggiornamenti continui post-lancio.

GeckoWay ha lavorato con diverse realtà aziendali, in particolare nel settore delle costruzioni attraverso il software Planybuild, progettato per semplificare la gestione delle aziende edili. Questo approccio personalizzato consente ai clienti di ottimizzare i loro processi e migliorare l’efficienza operativa.

L’azienda si distingue per l’utilizzo delle ultime tecnologie e ha avuto un ruolo significativo nel panorama internazionale, rappresentando l’Italia al CES 2023 di Las Vegas, la fiera dedicata all’innovazione più importante al mondo. 

Inoltre, GeckoWay è Technology Ambassador e Partner Strategico per eventi come il EdilsocialnetworkB-CAD che si terrà dal 31 OTTOBRE al 2 NOVEMBRE, 2024 presso il Convention Center “La Nuvola” è la prima fiera di Edilizia, Architettura e Design, pensata per connettere le aziende produttrici, i più importanti studi di progettazione internazionali, buyer e businessdeveloper focalizzato su edilizia, architettura e design. 

Con sede in Cina situate nel prestigioso Sino-Italy Park di Yuyao, GeckoWay si posiziona come protagonista nel settore hi-tech, promuovendo l’innovazione e la tecnologia a livello globale. Abbiamo incontrato il Founder e CEO Marco Rinelli :

 

Intervistatore: Marco, Planybuild è diventata una soluzione innovativa per il settore dell’edilizia. Puoi spiegarci come la vostra piattaforma integra la Extended Reality (XR) nei processi edilizi?

Marco Rinelli: Certo. La piattaforma Planybuild è stata sviluppata con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la precisione nella gestione dei progetti edilizi, ottimizzando il controllo e creando un unico ponte tra tutti gli attori di una commessa.

Utilizzando tecnologie immersive, come i visori di Extended Reality, si riesce a portare nel futuro la propria azienda dotandosi sia di software che hardware altamente innovativi. 

Con tecnologie come Hololens, che per come sono costruiti permettono una visione periferica, infatti,consentiamo ai professionisti di visualizzare modelli 3D dei progetti in tempo reale, simulando l’ambiente di lavoro,non solo durante il cantiere, ma anche prima che inizi la costruzione. È possibile arrivare perfino a generare report con foto e video o, grazie al Digital Twin,identificare potenziali problemi, come collisioni tra impianti, e tutto questo avviene in un ambiente immersivo sulla realtà. 

Spostandoci invece in ufficio, con visori di Realtà Estesa, i team di progettazione possono immergersi in modelli BIM a grandezza naturale, migliorando la comprensione e l’ergonomia del progetto.

GeckoWay sfrutta l’infrastruttura di Microsoft Azure® per progetti innovativi come il Planybuild, che integra la gestione progettuale con la visualizzazione olografica, migliorando l’interazione con i modelli 3D in tempo reale. Questo approccio consente teoricamente una comprensione più profonda delle specifiche tecniche e facilita la pianificazione dei progetti nel settore dell’edilizia.

Azure consente di scalare le proprie applicazioni in base alle esigenze, gestendo sia piccole app che sistemi complessi in un’unica console centralizzata.


Intervistatore: Quali sono le caratteristiche tecniche principali della piattaforma Planybuild come si integrano con i software esistenti?

Marco Rinelli: Planybuild si integra con i principali software BIM adattandosi allo standard internazionale IFC in linea con quanto fanno le più grandi aziende al mondo come Autodesk Revit e Navisworks, utilizzando i loro modelli 3D per creare ambienti immersivi.

La nostra piattaforma offre la possibilità di navigare i modelli in Extended Reality (XR) e di collaborare con team remoti, permettendo loro di condividere feedback e modifiche in tempo reale. 

Questo è possibile grazie alla gestione multi-dispositivo: gli utenti possono accedere da visori di Extended Reality come HoloLens e Meta Quest, ma anche da desktop e dispositivi mobili, con sincronizzazione dei dati tra i vari dispositivi. Inoltre, abbiamo sviluppato e siamo in grado di creare simulazioni utilizzabili, ad esempio, in fase di formazione anche per migliorare la sicurezza sul lavoro.

Ad esempio, si possono simulare scenari di cantiere in XR, preparando il personale per situazioni di emergenza


Intervistatore: Quali sono i vantaggi principali dell’uso dei visori XR nei progetti edilizi?

Marco Rinelli: Tecnologie come HoloLens e Oculus permettono esperienze immersive che portano enormi vantaggi rimanendo ancorato alla realtà. Prima di tutto, gli utenti possono camminare virtualmente all’interno di un progetto, osservando ogni aspetto in dettaglio e verificando funzionalità e proporzioni. 

Questo consente di individuare eventuali errori o problemi prima che il cantiere venga allestito. Inoltre, l’Extended Reality ci permette di formare il personale in un ambiente sicuro, simulando procedure operative o scenari di emergenza. Durante le revisioni, i team possono anche effettuare un tour virtuale dell’edificio, esplorando layout e dettagli come se fossero già completati


Intervistatore: Planybuild è anche molto apprezzata per le sue capacità di automazione e monitoraggio. Come funziona?

Marco Rinelli: Uno degli aspetti più innovativi di Planybuild è la sua capacità di monitorare il progetto in tempo reale. Utilizziamo già i progetti 3D per creare una replica virtuale o digital twin ma stiamo già lavorando per arrivare ad integrare i dati raccolti dai sensori IoT nel cantiere.

Questo già adesso ci permette di valutare i progressi del cantiere, di prevedere eventuali ritardi o problemi e di intervenire tempestivamente. La piattaforma è basata su infrastrutture cloud, il che significa che tutti i dati possono essere archiviati e accessibili da qualsiasi dispositivo e in qualsiasi luogo, facilitando la continuità operativa e la collaborazione.

Intervistatore: Passando ai visori VR, uno dei limiti che le persone citano spesso è il discomfort e la difficoltà di utilizzo prolungato. Come avete affrontato questo problema?

Marco Rinelli: Hai ragione, uno dei limiti iniziali dei visori VR era il comfort e la durata d’uso. Abbiamo effettuato moltissima ricerca negli anni provando le varie tecnologie che man mano sono uscite sul mercato.

Abbiamo scelto di puntare inizialmente sulla Mixed Reality costruendo un motore che oggi viene utilizzato su HoloLens ma che possa essere adattato facilmente anche su altre tecnologie con Oculus Apple Vison Pro.

Il mercato dei produttori di visori è in fermento e ci aspettiamo il lancio di nuova tecnologia da qui a breve.

Inoltre, grazie alla alta navigabilità della piattaforma riusciamo a rendere le sessioni di XR più leggere: ad esempio, gli utenti possono accedere ad alcune funzionalità direttamente da desktop o tablet, senza dover indossare il visore per tutto il tempo.

Abbiamo anche lavorato su interfacce grafiche intuitive per semplificare l’utilizzo e velocizzare le operazioni, in modo che anche chi non ha esperienza con la realtà virtuale possa gestire i progetti senza problemi.


Intervistatore: Un altro problema frequente con la Extended Reality è la limitata risoluzione dei visori e la rappresentazione dei dettagli più complessi nei modelli edilizi. Come siete riusciti a superare questo limite?

Marco Rinelli: La risoluzione dei visori XR era effettivamente un problema nelle prime fasi, specialmente quando si trattava di visualizzare dettagli architettonici complessi. Tuttavia, i nuovi visori offrono una risoluzione molto superiore rispetto ai modelli precedenti. Inoltre, abbiamo sfruttato nuovi algoritmi di rendering ottimizzati per aumentare la nitidezza degli oggetti visualizzati nella scena virtuale. Utilizziamo tecniche come il remote rendering, che ci ha permesso di riuscire a gestire anche modelli composti da miliardi di poligoni.

Inoltre, per garantire che i dettagli più piccoli non vengano persi, abbiamo implementato la possibilità di isolarelivelli e singole parti del modello durante la revisione in XR, permettendo di esaminare elementi specifici come tubature, impianti elettrici o dettagli architettonici con estrema precisione.


Intervistatore: Marco, ci hai parlato dell’importanza della Extended Reality nei progetti edilizi. Come si integra Planybuild con i software gestionali già esistenti nelle aziende di costruzioni?

Marco Rinelli: L’integrazione con i sistemi gestionali è uno degli aspetti centrali di Planybuild. La nostra piattaforma si collega senza problemi con i principali software di gestione dei progetti e del ciclo di vita degli edifici, da quelli specifici dei principali player dell’edilizia (Acca, Autodesk, ecc.) a quelli più generali legati alla contabilità (Team System) ma non ha problemi ad avere ulteriori connettori proprio per agevolare l’adozione in azienda.

L’idea è di creare un flusso continuo di informazioni tra i visori XR, tra i dati di progetto, i modelli BIM e i processi amministrativi. In questo modo, chi lavora alla gestione del cantiere può visualizzare le fasi di lavoro, i costi e i tempi direttamente sulla piattaforma e all’interno dell’ambiente XR. Questo riduce la frammentazione tra i vari strumenti utilizzati nelle aziende edili, integrando dati amministrativi e tecnici in un’unica piattaforma operativa.


Intervistatore: Integrare dati amministrativi e tecnici sembra un grande passo avanti. Come avete affrontato la sfida tecnica di far comunicare Planybuild con diversi software gestionali?

Marco Rinelli: È stata una sfida, perché le aziende spesso utilizzano una varietà di software diversi. Abbiamo sviluppato API aperte e connettori personalizzati che permettono alla nostra piattaforma di dialogare con i principali gestionali, permettendo lo scambio di dati bidirezionale. Questo significa che, ad esempio, i dati provenienti dal gestionale possono essere visualizzati in XR e viceversa, i dati raccolti da Planybuild – come il progresso del cantiere o le modifiche apportate al progetto in XR – possono essere caricati automaticamente nel gestionale. La flessibilità della nostra infrastruttura cloud ha giocato un ruolo fondamentale nel facilitare questa integrazione.

Intervistatore: Guardando al futuro, come vedi l’evoluzione della Extended Reality nell’edilizia?

Marco Rinelli: Credo fermamente che la XR diventerà un pilastro del settore. La possibilità di combinare modelli BIM con l’ambiente reale grazie alla Realtà Aumentata cambierà il modo in cui gestiamo i progetti. 

Ad esempio, con l’XR possiamo sovrapporre il progetto digitale su un cantiere reale e vedere esattamente dove posizionare strutture o impianti, riducendo errori e aumentando la precisione. Inoltre, l’evoluzione della realtà mista consentirà di visualizzare e interagire con dati reali e virtuali nello stesso spazio, migliorando ulteriormente i processi decisionali. Il nostro obiettivo è rendere questi strumenti accessibili e scalabili per tutte le aziende.


Intervistatore: Grazie per il tuo tempo e per aver condiviso con noi questi approfondimenti.

Marco Rinelli: Grazie a voi, è stato un piacere e vi aspettiamo alla fiera B-CAD il 31/10 e 1-2/11.