Per quanto riguarda l’uso dell’Intelligenza Artificiale, che su alcune tematiche è già in fase di sperimentazione, il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo prevede che verranno rilasciati dei servizi ai cittadini entro la fine del 2024.

In occasione dei lavori del Global Forum dell’Ocse a Milano il Ministro ha dichiarato di essere convinto che nell’era dell’innovazione digitale, la formazione sia una delle leve strategiche su cui puntare. “È sempre più indispensabile investire sull’ aggiornamento delle competenze delle nostre persone” ha precisato Zangrillo, “l’intelligenza artificiale non sostituirà il lavoro pubblico e la nostra sfida è proprio quella di non lasciare indietro nessuno“.

Secondo il Ministro le istituzioni sono chiamate a raccogliere una grande sfida, quella di “intraprendere con forza e decisione un processo di innovazione e modernizzazione che non può prescindere dalla conoscenza e dalla gestione delle nuove opportunità che l’Intelligenza Artificiale può offrire“, anche nell’ambito della Pubblica Amministrazione e dei servizi al cittadino.

Una riflessione assolutamente condivisibile, peccato però poi che, stando ai dati dell’ultimo report di ricerca di Teha Ambrosetti “A.I. per la Pubblica Amministrazione” si scopra che l’Italia rimane al 26° posto nella classifica internazionale per utilizzo dell’AI nella PA.


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