Nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2024, gli acquisti di iPhone da parte del governo russo sono aumentati di quattro volte rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo quanto riportato dal quotidiano russo Vedomosti. Questo aumento si verifica nonostante il divieto imposto a certi funzionari di utilizzare i dispositivi Apple.

Nel giugno 2023, il Servizio Federale di Sicurezza della Russia (FSB) ha rivelato di aver scoperto un’operazione di spionaggio statunitense che avrebbe compromesso migliaia di iPhone attraverso un software di sorveglianza sofisticato, accusa che Apple ha prontamente negato[2][3]. Nonostante le preoccupazioni riguardo alla sicurezza, il valore totale dei contratti legati agli iPhone per i primi tre trimestri del 2024 ha raggiunto 6,9 milioni di rubli (circa 71.469 dollari), in netto aumento rispetto ai 1,6 milioni di rubli dello scorso anno.

Nonostante il divieto del Ministero Digitale russo che vieta l’uso di iPhone e iPad per le comunicazioni lavorative, alcuni funzionari sembrano ignorare le restrizioni. La scorsa estate, il Cremlino aveva già avvertito gli ufficiali coinvolti nelle preparazioni per le elezioni presidenziali del 2024 di astenersi dall’utilizzare dispositivi Apple a causa dei timori legati alla vulnerabilità agli attacchi delle agenzie di intelligence occidentali.

A settembre 2024, i rivenditori russi hanno avviato le prenotazioni per i nuovi modelli di iPhone 16, aggirando il divieto di esportazione degli Stati Uniti verso Mosca. Tuttavia, questi dispositivi costano centinaia di dollari in più rispetto ai prezzi negli Stati Uniti. Nonostante ciò, la domanda per gli iPhone rimane alta in Russia, con molti consumatori disposti a pagare prezzi maggiorati grazie all’importazione parallela legalizzata nel paese.

La situazione attuale riflette una contraddizione interessante: mentre il governo russo cerca di limitare l’uso degli iPhone per motivi di sicurezza, la domanda e gli acquisti continuano a crescere. Questo scenario mette in evidenza le complessità delle dinamiche politiche ed economiche in gioco, suggerendo che il fascino dei prodotti Apple è difficile da estirpare anche in tempi di tensione geopolitica.