Se l’AI generativa venisse adottata su larga scala, l’Italia potrebbe
incrementare il proprio Prodotto Interno Lordo (PIL) di 150-170 miliardi di euro all’anno in dieci anni, pari a una crescita dell’8%, determinata principalmente da un aumento della produttività. Diversamente, un ritardo di soli cinque anni nella sua adozione potrebbe ridurre la spinta di crescita a solo il 2%. Sono queste le principali evidenze emerse dallo studio condotto da Implement Consulting Group per conto di Google.

In particolare, si prevede che l’AI generativa assisterà la maggior parte dei lavori (58%), automatizzerà una quota limitata dei compiti e aiutando a creare contenuti (testi, codice e immagini), collaborerà con i lavoratori su problemi complessi e contribuirà alla progettazione dei prodotti.

Analizzando l’impatto per settori, lo studio evidenzia che il ruolo complementare dell’AI generativa è prevalente nella maggior parte degli stessi; si prevede che la maggior parte delle professioni sarà integrata dall’AI generativa, utilizzata per aumentare le capacità umane e quindi per incrementare la produttività. Il potenziale economico è particolarmente elevato nei settori ad alta intensità di conoscenza, come il settore ICT e
le attività professionali e scientifiche, contribuendo a far emergere in modo significativo nuovi posti di lavoro, che andranno a sostituire quelli persi a causa dell’automazione.

Sono dati importanti, che ci dicono che il momento è adesso” dichiara Melissa Ferretti Peretti, Country Manager e VP, Google Italy, che continuna facendo notare come si stia assistendo conte contemporaneamente allo sviluppo della tecnologia e alla sua democratizzazione: “se fino a poco tempo fa le soluzioni AI erano accessibili solo a poche imprese in grado di affrontare enormi investimenti infrastrutturali e di ricerca e sviluppo, oggi non è più così, perché i sistemi di Intelligenza Artificiale sono a disposizione di qualsiasi impresa”. Tuttavia, continua Peretti, per far si che si riesca a sfruttare appieno il potenziale trasformativo dell’AI per la crescita del sistema economico italiano, sono necessarie visione strategica e competenze.

Per affiancare le Pmi italiane nel loro percorso di scoperta dei benefici dell’AI, quest’anno Google ha avviato il progetto ‘IA per il Made in Italy’ che, attraverso risorse, consulenze personalizzate e corsi di formazione senza costi, vuole accompagnare le aziende verso un’integrazione efficace dell’AI nelle proprie attività.

Il progetto, che si focalizza in particolare su quattro settori chiave del Made in Italy, che sono quello metalmeccanico, l’abbigliamento, l’arredamento e l’agroalimentare, offre strumenti e consulenze specializzate per fornire agli imprenditori gli strumenti necessari per comprendere appieno il potenziale dell’Intelligenza Artificiale.

Da questo punto di vista formazione e riqualificazione sono elementi essenziali e proprio in questo contesto si inserisce l’intervento di Google.org – il braccio filantropico di Google – che stanzierà un nuovo grant di 1,5 milioni di euro per formare persone in situazione di difficoltà e vulnerabilità, offrendo loro l’opportunità di acquisire le competenze necessarie in ambito dell’AI, con l’obiettivo di facilitarne l’inserimento nel tessuto economico locale.


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