Al ComoLake 2024, Roberto Cingolani, CEO di Leonardo, ha tenuto un discorso profondo e stimolante, affrontando le complesse sfide e opportunità che emergono dall’intersezione tra tecnologia, sicurezza dei dati e conflitti globali. Le sue riflessioni risuonano in modo particolare nel contesto dell’attuale panorama digitale, che evolve a un ritmo incessante e solleva nuove domande sulla sicurezza e la gestione delle informazioni. Cingolani ha presentato un quadro ricco di spunti, ponendo l’accento sulla necessità di strategie integrate per affrontare le minacce contemporanee.
La Sicurezza dei Dati come Priorità
Cingolani ha evidenziato la fondamentale importanza della protezione dei dati in un mondo in costante digitalizzazione. Con l’aumento della dipendenza delle società dalle infrastrutture digitali, la tutela delle informazioni sensibili diventa un imperativo. Questo argomento rispecchia una crescente preoccupazione per le minacce informatiche, strettamente legate alla sicurezza nazionale e alla stabilità delle istituzioni.
“Se l’Homo Sapiens fosse stato saggio avrebbe capito che più andiamo avanti nel digitalizzare qualunque cosa… dobbiamo mettere anche i dati al sicuro.”
Proteggere i dati, così come si proteggono i beni fisici.
Una Visione Globale della Sicurezza
Secondo Cingolani, le strategie di difesa tradizionali non sono più sufficienti per affrontare le minacce moderne. È necessario un approccio olistico alla sicurezza, che abbracci sia il mondo fisico che quello digitale. Questo cambiamento riflette la crescente interconnessione tra le diverse sfere della sicurezza, dove le minacce non riguardano solo la difesa territoriale ma anche la sicurezza informatica e l’integrità dei dati. Sottolineando l’urgenza di adottare strategie di sicurezza integrate, che considerino l’interdipendenza tra i vari tipi di minacce e la necessità di difese sia fisiche che digitali.
“Il futuro della sicurezza non è più solo la difesa, ma è la sicurezza globale… Dobbiamo cominciare da adesso ad avere tutto disegnato per essere cybersicuro.”
La Guerra Digitale
Nel suo discorso, Cingolani ha parlato del cambiamento radicale che ha subito la guerra moderna. Oggi, non si combatte più solo con armi convenzionali, ma con i dati. I dati sono ora una risorsa strategica e, come tale, devono essere adeguatamente protetti.
“La guerra oggi si combatte con i dati, non solo con i proiettili.”
Allocazione delle Risorse
Cingolani ha espresso preoccupazione per l’uso inefficace delle risorse digitali, sottolineando la necessità di investimenti più strategici nelle tecnologie che migliorano la sicurezza e la resilienza. Ha messo in discussione il valore di molta della produzione digitale, suggerendo che troppe risorse vengono sprecate in contenuti inutili, a scapito di settori più cruciali. Serve un utilizzo efficiente della capacità tecnologica per scopi di maggiore rilevanza sociale ed economica.
“Pensate se iniziassimo pagare per ogni kilobyte inutile pubblicato sul web.”
L’Urgenza di Agire
Un altro punto cruciale del discorso di Cingolani riguarda l’urgenza di affrontare le vulnerabilità informatiche, con particolare attenzione all’Italia. Ha evidenziato il ritardo del paese nell’adottare le misure necessarie per garantire la sicurezza cibernetica, mettendo in luce i rischi associati a una gestione inadeguata delle nuove tecnologie. Una gestione più attenta delle risorse tecnologiche potrebbe mitigare o almeno ridurre l’impatto delle crisi, specialmente in settori chiave come l’energia.
“Nel mondo abbiamo cinquantacinque conflitti… La tecnologia avrebbe potuto evitare tanti problemi. La prima conseguenza che misuriamo è l’insicurezza energetica.”
Collaborazione tra Settori
Infine, Cingolani ha sollecitato una stretta collaborazione tra aziende tecnologiche e governi per costruire un ecosistema digitale sicuro e resiliente. Ha evidenziato che per affrontare queste sfide è necessario un impegno congiunto, in cui tecnologia e istituzioni pubbliche lavorino in sinergia per garantire la sicurezza globale. Anche i conflitti limitati possono avere ripercussioni globali, minacciando aspetti cruciali della sicurezza planetaria, e ha richiamato l’attenzione sull’importanza di strategie collaborative tra governi e settore privato per mitigare i rischi e potenziare la resilienza.
“Una piccola guerra periferica mette in dubbio delle sicurezze fondamentali per il pianeta: energia, cibo e sicurezza digitale.”
L’intervento di Roberto Cingolani al ComoLake 2024 rappresenta una chiamata alle armi per ripensare il concetto di sicurezza in un mondo sempre più interconnesso.
Le sue riflessioni evidenziano l’urgenza di approcci completi, che integrino la gestione dei dati con le strategie di difesa nazionale.
Promuovendo un uso responsabile della tecnologia e sottolineando l’importanza della collaborazione tra settori, Cingolani traccia una via per affrontare le complessità delle sfide moderne in termini di sicurezza. La visione non solo affronta i problemi attuali, ma getta anche le basi per future discussioni sul ruolo della tecnologia e della sicurezza in un contesto globale in continua evoluzione.
Il suo discorso non è solo un’analisi lucida della realtà odierna, ma anche un invito a prepararsi per un futuro in cui le minacce digitali saranno sempre più centrali.