Secondo un’analisi di Fortune, le forze di difesa e di sicurezza degli Stati Uniti stanno investendo massicciamente nell’Intelligenza Artificiale, collaborando con centinaia di aziende per sviluppare e testare nuovi algoritmi e strumenti in modo sicuro.

Nei due anni trascorsi dal rilascio del chatbot ChatGPT di OpenAI, che ha scatenato un forte interesse globale per l’AI, il Dipartimento della Difesa ha destinato circa 670 milioni di dollari in contratti a quasi 323 aziende per vari progetti legati all’Intelligenza Artificiale. Questi numeri segnano un incremento del 20% rispetto al 2021 e al 2022, sia per il numero di aziende coinvolte che per il valore complessivo dei contratti.

Le spese di $670 milioni per progetti legati all’intelligenza artificiale (AI) all’interno del Dipartimento della Difesa (DoD) e del Dipartimento della Sicurezza Interna (DHS) sono state approvate dal Congresso degli Stati Uniti e sono parte di iniziative più ampie per modernizzare le capacità militari e di sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Questi investimenti rientrano in diversi programmi strategici di alto livello, principalmente sotto l’ombrello di:

National Defense Authorization Act (NDAA), che assegna il budget annuale per la difesa, inclusi fondi per tecnologie emergenti come l’AI.

Joint Artificial Intelligence Center (JAIC): Fondato dal DoD, il JAIC è il centro nevralgico per tutte le iniziative di AI, con l’obiettivo di accelerare l’integrazione dell’AI nelle operazioni militari.

Advanced Battle Management System (ABMS), una componente chiave della strategia Joint All-Domain Command and Control (JADC2), che mira a creare una rete integrata tra le forze armate americane.

Il Dipartimento della Difesa (DoD) ha dovuto affrontare una serie di sfide legate alla gestione del change management durante l’integrazione dell’intelligenza artificiale (AI) nelle sue operazioni. La trasformazione digitale nel contesto militare, specialmente con l’AI, richiede cambiamenti culturali, tecnici e procedurali su larga scala. Ecco le principali strategie adottate dal DoD per affrontare queste sfide:

Istituzione del Joint Artificial Intelligence Center (JAIC)

  • Fondato nel 2018, il Joint Artificial Intelligence Center (JAIC) è l’organo centrale responsabile della guida delle iniziative AI nel DoD. Il JAIC ha il compito di coordinare gli sforzi AI tra i vari settori della difesa, facilitando l’integrazione, la standardizzazione e l’innovazione nell’uso dell’AI per missioni militari. Ora integrato sotto il Chief Digital and Artificial Intelligence Officer di nuova creazione
  • Il JAIC è stato un attore chiave nel guidare il change management, promuovendo una cultura dell’innovazione, sostenendo lo sviluppo di competenze AI tra il personale e incoraggiando l’adozione di nuove tecnologie nelle operazioni militari.

Cultura della Formazione e del Reskilling

  • Uno dei punti centrali del change management è stato l’investimento massiccio in formazione e riqualificazione (reskilling) del personale. Il DoD ha implementato programmi di formazione per garantire che militari e civili possano comprendere, utilizzare e mantenere sistemi AI avanzati.
  • Il JAIC ha lanciato iniziative come il DoD AI Workforce Development Strategy, che mira a formare personale militare in discipline AI e data science, promuovendo una cultura in cui l’innovazione tecnologica diventa parte integrante delle operazioni quotidiane.

Collaborazione con Settori Privati e Università

  • Per facilitare l’integrazione dell’AI, il DoD ha stretto partnership con università e aziende tecnologiche leader per accelerare lo sviluppo e l’adozione di tecnologie AI. Il DoD collabora con i giganti della tecnologia come Google, IBM, e Microsoft per implementare soluzioni AI avanzate, migliorando la capacità di resistenza al cambiamento tecnologico.
  • Queste collaborazioni offrono accesso a risorse di ricerca e tecnologie emergenti, permettendo al DoD di mantenere la sua superiorità tecnologica mentre gestisce il cambiamento organizzativo.

Approccio Agile e Iterativo

  • L’implementazione di progetti AI all’interno del DoD segue un approccio agile e iterativo. Questo permette di effettuare test rapidi, ricevere feedback e apportare modifiche prima di scalare i progetti su larga scala. Un tale approccio ha contribuito a mitigare i rischi legati all’adozione di nuove tecnologie su larga scala, mantenendo alta la flessibilità.
  • L’approccio iterativo consente al DoD di adattarsi a nuove minacce e scenari emergenti nel campo di battaglia in tempo reale.

Etica e Governance dell’AI

  • Il DoD ha istituito la Defense Innovation Board (DIB), composta da esperti tecnologici esterni, per fornire consulenza sui principi etici e sull’uso responsabile dell’AI. Nel 2020, la DIB ha sviluppato cinque principi etici per l’uso dell’AI: responsabilità, equità, tracciabilità, affidabilità, e governance.
  • Questi principi sono integrati in ogni progetto AI per garantire che il DoD utilizzi l’AI in modo trasparente e responsabile. Il DoD ha promosso un cambiamento culturale, assicurandosi che l’adozione di AI rispetti questi standard etici.

L’organizzazione chiave per la gestione dell’etica, della gestione dei dati e delle capacità AI all’interno del DoD è il JAIC, che guida lo sviluppo dell’AI militare in modo responsabile. Inoltre, il DoD ha creato strutture dedicate all’interno del JAIC e di altre divisioni per affrontare le questioni di etica, dati e AI:

Office of the Chief Digital and AI Officer (CDAO)

  • L’Office of the Chief Digital and AI Officer (CDAO) è stato creato per supervisionare tutte le questioni legate ai dati, all’intelligenza artificiale e all’innovazione digitale. Questo ufficio si occupa di implementare le politiche AI all’interno del DoD, sviluppando strategie per gestire l’integrazione dell’AI e delle tecnologie emergenti nei sistemi militari.
  • Il CDAO collabora strettamente con il JAIC per garantire che l’AI venga implementata in modo efficace e sicuro, rispettando le normative etiche e di governance stabilite dal dipartimento.

Ethical AI Working Group

  • Questo gruppo di lavoro si occupa specificamente di esaminare le implicazioni etiche dell’uso dell’AI nelle operazioni militari. Il DoD ha sviluppato specifiche linee guida etiche per garantire che i sistemi di AI siano affidabili, trasparenti e sicuri.
  • L’Ethical AI Working Group fornisce consulenza ai programmi AI esistenti e futuri, assicurandosi che le decisioni prese dall’AI siano coerenti con i valori e le leggi nazionali e internazionali.

Data Governance Board

  • Il Data Governance Board del DoD è responsabile della gestione dei dati necessari per l’AI. L’intelligenza artificiale si basa su enormi quantità di dati provenienti da sensori, piattaforme ISR e fonti esterne. Questo consiglio garantisce che i dati siano accurati, sicuri e utilizzabili per applicazioni AI.
  • È responsabile della standardizzazione dei dati, della loro protezione da attacchi informatici, e della supervisione dell’uso etico delle informazioni.

Il contratto DOD più grande per l’IA dell’anno fiscale 2023 è stato assegnato a ECS, una sussidiaria di ASGN, per $ 117 milioni. ECS è una società di consulenza e gestione IT. Il contratto riguarda la ricerca e lo sviluppo di prototipi di algoritmi di apprendimento artificiale per l’esercito degli Stati Uniti. Tuttavia, il valore del contratto è aumentato a $ 174 milioni, secondo i registri online.

Il contratto successivo più grande del DOD è stato assegnato a 
Palantir per 91 milioni di dollari per “testare un approccio end-to-end all’intelligenza artificiale per la difesa“. All’inizio dell’anno, Palantir ha ottenuto un contratto dal valore potenziale di 480 milioni di dollari in cinque anni per espandere l’accesso militare al suo Maven Smart System, uno strumento di visualizzazione dei dati. Il DOD non lo identifica nei registri come correlato all’IA generativa. Il contratto è un IDV (veicolo di consegna a tempo indeterminato), catalogato separatamente dai contratti governativi standard. L’unico ordine attuale in base a questo IDV è di 70 milioni di dollari per Palantir per creare una nuova “interfaccia utente/esperienza utente” per il sistema Maven.

Tra le principali aziende private coinvolte figurano:

Lockheed Martin: Coinvolta nello sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale per piattaforme di difesa aerea e spaziale, in particolare per l’integrazione dell’AI in sistemi ISR (Intelligence, Surveillance, Reconnaissance) e per la manutenzione predittiva degli aerei militari come l’F-35.

Northrop Grumman: Partecipa ai progetti per i sistemi autonomi e le capacità di gestione avanzata del campo di battaglia, con particolare attenzione all’ABMS e ai sistemi ipersonici.

Raytheon Technologies: Specializzata nello sviluppo di sistemi di sorveglianza radar potenziati dall’AI e nella protezione delle infrastrutture critiche contro attacchi cibernetici con l’uso dell’AI per la difesa attiva.

Boeing: Sta lavorando su drone autonomi e sistemi di sciami AI come parte del programma Loyal Wingman, in cui droni autonomi vengono utilizzati in coordinamento con velivoli pilotati.

Anduril Industries: Specializzata in soluzioni autonome di difesa, inclusi droni da sorveglianza e sistemi anti-drone. È coinvolta nei programmi per la sicurezza dei confini e la protezione delle basi militari con sistemi di difesa automatizzati.

Il DOD ha 83 contratti attivi con aziende ed enti per progetti di IA generativa specificati come IDV, con tempi di consegna e lavoro variabili. I premi vanno da $4 milioni a $60 milioni. Se questi contratti venissero pagati anche solo per pochi milioni ciascuno, il dipartimento supererà $1 miliardo per centinaia di progetti di IA entro l’anno prossimo.

Uno di questi IDV è con Scale AI e potrebbe valere 15 milioni di $ in pagamenti dal DOD per testare e valutare strumenti di intelligenza artificiale per l’esercito degli Stati Uniti. Scale è un “partner preferito” di OpenAI e i suoi investitori includono Thrive Capital, un importante sostenitore di OpenAI, così come Amazon, Meta e altri.

Due contratti in pagamento includono 33 milioni di dollari a Morsecorp e 15 milioni a Mile Two LLC. Morsecorp, specializzata in veicoli autonomi, testa e valuta l’intelligenza artificiale per l’esercito. Mile Two sviluppa software e crea flussi di lavoro AI per l’aeronautica.

La maggior parte dei contratti varia da 1 a 10 milioni, con molti sotto i 500.000 dollari. Il contratto più grande del DHS è di 4 milioni di dollari alla società di marketing LMD per servizi di marketing e AI per la Guardia costiera.

LMD gestisce anche la campagna “If you see something, say something” del DHS e ha un secondo contratto di 3 milioni di dollari per servizi simili. Noblis ha ricevuto due contratti, ciascuno di oltre 3 milioni di dollari, per analisi e supporto AI per l’Office of Procurement Operations.


Sì, l’AI sta giocando un ruolo sempre più importante nei sistemi di guerra elettronica (EWS), particolarmente per la Electronic Warfare (EW) e le operazioni di Electronic Attack (EA), Electronic Support Measures (ESM) e Electronic Countermeasures (ECM). Questi sistemi si concentrano su:

Rilevamento e jamming delle comunicazioni nemiche: L’AI è utilizzata per analizzare lo spettro elettromagnetico in tempo reale e identificare i segnali di comando e controllo nemici, migliorando la capacità di disturbare o jammare tali segnali.

Supporto elettronico e cyber warfare: Sistemi come il Next-Generation Jammer (NGJ) della Raytheon usano l’AI per rilevare e neutralizzare le minacce elettroniche avanzate, migliorando la protezione dei velivoli statunitensi contro radar nemici e sistemi di difesa aerea.

Autonomia e rapidità di reazione: Con l’AI, i sistemi EW possono agire in modo autonomo per identificare e rispondere alle minacce elettroniche, riducendo il tempo necessario per prendere decisioni e ottimizzando la capacità di reazione.

Dettagli finanziari:

I sistemi di guerra elettronica e i progetti di cyber warfare stanno ricevendo una porzione consistente dei $700 milioni, con circa $100 milioni allocati a progetti specifici per la protezione delle comunicazioni militari critiche e delle infrastrutture tattiche.


Joint All-Domain Command and Control (JADC2): Il DoD ha investito significativamente nell’AI per supportare la strategia JADC2, che integra dati provenienti da tutte le forze armate (Aeronautica, Spazio, Terra, Cyber). L’AI consente la fusione dei dati in tempo reale da una varietà di fonti (ad es. sensori, satelliti, piattaforme ISR) per una rapida presa di decisioni sul campo di battaglia.

Le applicazioni dell’AI nelle operazioni multidominio permettono di accelerare il ciclo OODA (Osservare, Orientarsi, Decidere, Agire), elaborando enormi flussi di dati per suggerire azioni ottimali in ambienti complessi e dinamici.

Autonomous Battle Management Aides (ABMS): L’AI alimenta le analisi predittive all’interno del sistema di gestione avanzata delle battaglie (ABMS), che connette sensori e sistemi d’arma attraverso i domini. Gli algoritmi di AI consentono analisi predittive delle minacce, fusione dei sensori e dispiegamento di assetti da combattimento.

Dettagli finanziari:

Una porzione significativa degli investimenti in AI (circa $200 milioni) è destinata al programma JADC2, con un’enfasi sull’integrazione delle piattaforme USAF come l’F-35 e l’F-22 nei sistemi avanzati di comando e controllo. Questo programma rappresenta una componente chiave della modernizzazione del comando militare americano.


  • Sistemi d’Arma Autonomi: Il DoD sta investendo nell’AI per alimentare i sistemi autonomi di combattimento (ad es. droni MQ-9 Reaper, veicoli terrestri senza equipaggio e piattaforme marittime autonome). L’AI migliora l’autonomia di questi sistemi, compresa la riconoscimento dei bersagli, l’ottimizzazione delle rotte di volo e i comportamenti collaborativi in ambienti contestati.
  • Sistemi Aerei Senza Equipaggio (UAS): L’AI abilita capacità di sciame, in cui più droni operano come un’unità coordinata per sopraffare le difese nemiche. Gli sciami AI possono adattarsi autonomamente agli obiettivi di missione e alle minacce, riducendo la supervisione umana necessaria durante le missioni.
  • Collaborative Combat Aircraft (CCA): L’iniziativa Next-Generation Air Dominance (NGAD) dell’USAF sta spingendo l’AI per controllare stormi di droni autonomi “loyal wingmen”. Questi droni comunicano con velivoli pilotati e altre piattaforme, condividendo dati sensoriali ed eseguendo attacchi coordinati.

Dettagli finanziari:

  • Gli investimenti nei sistemi d’arma autonomi e nei droni da combattimento superano i $150 milioni, con una parte significativa dedicata allo sviluppo del programma Loyal Wingman, che è uno dei pilastri dell’iniziativa NGAD. L’integrazione di sciami di droni autonomi nell’aviazione statunitense mira a ridurre i costi delle operazioni e ad aumentare la letalità e la resilienza delle forze aeree.

  • AI nella Guerra Cibernetica: Il DoD e l’USAF stanno utilizzando l’AI per il rilevamento proattivo delle minacce, in particolare nella difesa delle infrastrutture critiche e delle reti mission-critical. I sistemi AI utilizzano il rilevamento delle anomalie e analisi comportamentali per individuare intrusioni, tra cui attori di minacce avanzate persistenti (APT) e vulnerabilità zero-day.
  • Sistemi di Difesa Automatizzata (ADS): L’AI contribuisce a contrastare autonomamente gli attacchi informatici in tempo reale, schierando difese attive (es. honeypot, tecnologie di inganno e patching automatico) senza intervento umano.
  • Agenti di Difesa Cibernetica Autonoma: Agenti AI effettuano sorveglianza continua delle reti, prevedendo e rispondendo alle minacce emergenti come malware, ransomware e attacchi alla catena di approvvigionamento.

Dettagli finanziari:

  • Circa $120 milioni sono stati investiti nello sviluppo di strumenti di difesa cibernetica basati su AI per proteggere infrastrutture critiche, comprese reti di comunicazione satellitare e collegamenti dati tattici come il Link 16. L’obiettivo è ridurre la vulnerabilità dei sistemi di comando e controllo contro le minacce informatiche avanzate.

  • Rilevamento delle Minacce Ipersoniche e Contromisure: Il DoD sta utilizzando modelli AI per prevedere e contrastare minacce ipersoniche, sfruttando il machine learning per tracciare ed ingaggiare bersagli che viaggiano a velocità superiori a Mach 5. L’AI migliora gli algoritmi di tracciamento per sensori spaziali e terrestri, permettendo di prevedere le traiettorie in tempo reale.
  • Le piattaforme di simulazione abilitate dall’AI accelerano il ciclo di R&D per i sistemi ipersonici, in particolare per la scienza dei materiali, l’aerodinamica e l’integrazione nei sistemi d’arma.

Dettagli finanziari:

  • Una porzione degli investimenti in sistemi ipersonici potenziati dall’AI ammonta a circa $80 milioni, con l’obiettivo di migliorare la capacità degli Stati Uniti di sviluppare e difendersi da veicoli plananti ipersonici (HGV) e missili da crociera ipersonici.

AI nella Manutenzione Predittiva: L’AI svolge un ruolo cruciale nell’ottimizzare la logistica militare e la prontezza delle flotte. Le analisi predittive vengono utilizzate per prevedere il guasto di componenti critici in aerei, veicoli e sistemi d’arma, assicurando la manutenzione proattiva.

Piattaforme di Dati Integrati: Le piattaforme AI-driven aggregano dati da vari sistemi (registri di volo, dati dei sensori, fattori ambientali) per automatizzare il flusso di lavoro di manutenzione, riducendo i tempi di inattività per velivoli come l’F-35.

Ottimizzazione della Catena di Approvvigionamento: L’AI migliora la logistica ottimizzando i livelli di inventario, il routing delle forniture e la distribuzione delle parti di ricambio. Gli algoritmi analizzano le condizioni sul campo di battaglia per determinare l’allocazione ottimale delle risorse.

Dettagli finanziari:

  • Gli investimenti in manutenzione predittiva alimentati dall’AI ammontano a circa $90 milioni, con l’USAF che adotta piattaforme AI per migliorare la manutenzione degli aerei avanzati come il B-21 Raider e l’F-35. Questo riduce i costi operativi e aumenta i tassi di disponibilità mission-critical.

  • Piattaforme GEOINT Potenziate dall’AI: L’AI viene utilizzata per analizzare immagini satellitari, dati radar e immagini multispettrali in tempo reale, consentendo un’identificazione rapida dei movimenti nemici, delle infrastrutture critiche e degli asset nascosti.
  • Riconoscimento Automatico degli Obiettivi: I sistemi AI analizzano terabyte di dati ISR per identificare autonomamente installazioni nemiche, siti missilistici e altri obiettivi strategici. Questo riduce il tempo tra la raccolta dei dati sensoriali e l’azione operativa, consentendo una presa di decisioni quasi in tempo reale per bersagli e attacchi.

Dettagli finanziari:

  • Circa $60 milioni sono destinati alle piattaforme ISR potenziate dall’AI, con un focus sulla USAF e le sue piattaforme ISR come il Global Hawk e gli MQ-9 Reaper. L’integrazione dell’AI riduce i tempi di analisi e aumenta la precisione nelle operazioni di intelligence.

Sebbene l’AI offra opportunità significative, le sfide includono la necessità di standardizzazione, integrazione interforze e sicurezza dei dati.

Il change management del DoD nell’integrazione dell’AI è stato guidato da un approccio strutturato e iterativo, con una forte enfasi sulla governance etica, la formazione, e la collaborazione pubblico-privato, mentre entità come il JAIC e il CDAO gestiscono il ruolo critico di EDICA (Ethical, Data, and AI Capabilities) all’interno del dipartimento.


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