Nel panorama attuale dell’informatica, l’intelligenza artificiale (IA) sta rapidamente trasformando il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo con la tecnologia. Il libro “Algoritmi per l’intelligenza artificiale”, scritto da Roberto Marmo e pubblicato da Hoepli con la seconda edizione, rappresenta una risorsa essenziale per chiunque desideri comprendere in profondità gli algoritmi che alimentano l’IA e le tecniche che ne guidano lo sviluppo.

Roberto Marmo è un esperto in data science e intelligenza artificiale (il suo sito web è disponibile all’indirizzo www.robertomarmo.net) , laureato in Informatica e Dottore di Ricerca in Visione Artificiale. Ha concepito questo manuale come una guida teorica e pratica per studenti, professionisti e appassionati che vogliono acquisire le competenze necessarie per progettare soluzioni basate su algoritmi intelligenti. Attraverso un linguaggio chiaro e accessibile, Marmo esplora i principi fondamentali dell’IA, concentrandosi sugli algoritmi chiave che sono alla base di molte delle tecnologie di oggi, come l’apprendimento automatico, il riconoscimento delle immagini e la comprensione del linguaggio naturale.

Marmo descrive l’importanza crescente dell’IA nella nostra società e spiega il suo obiettivo di fornire ai lettori una base solida per comprendere e implementare algoritmi IA in diversi contesti applicativi. L’autore sottolinea come l’IA non sia solo un concetto accademico, ma una tecnologia che sta diventando parte integrante della vita quotidiana, attraverso strumenti come assistenti virtuali, motori di ricerca e sistemi di raccomandazione.

Intervistatore: Grazie per essere con noi oggi, Roberto. Può dirci cosa l’ha ispirata a scrivere questo libro e qual è il suo principale obiettivo?

R. La scrittura di questo libro, e un’altra dozzina che ho già pubblicato, deriva dal mio interesse per la divulgazione tecnico-scientifica per rendere comprensibile la conoscenza che mi costruisco e che sperimento. Non voglio tenere solo per me qualcosa che può aiutare le persone. In questo libro sull’IA voglio dare una mappa per esplorare l’ampio territorio delle soluzioni possibili. Ho descritto i concetti e le formule più importanti per capire il funzionamento dei vari algoritmi, con i riferimenti per approfondire. Ho inserito il codice Python da eseguire su qualsiasi computer per fare subito delle prove concrete che creano consapevolezza e ispirazione.

Intervistatore: Quali sono, secondo lei, gli algoritmi di IA più importanti per il futuro e perché?

Certamente gli algoritmi di LLM alla base dei noti chatbot avranno un ampio ruolo in futuro, perché affrontano un’ampia gamma di problematiche nelle aziende e nella nostra vita. Spero si arrivi a modelli di funzionamento più snelli e meno impattanti sul consumo energetico.

Gli algoritmi genetici, ispirati ai processi di evoluzione biologica, resteranno importanti in futuro per le loro capacità di ottimizzazione.

Intervistatore: In che modo il suo libro può essere utile a chi è alle prime armi con l’intelligenza artificiale?

Occorre la conoscenza di informatica, matematica, linguaggio Python per sperimentare il codice di programmazione. Consiglio di provare tutti gli algoritmi proposti, anche quelli meno famosi, per crearsi una forma mentale di ragionamento ampia e flessibile. Chi non ha conoscenze di questo tipo può concentrarsi sul meccanismo di funzionamento degli algoritmi, per capire meglio cosa significa fare IA. Ho fornito tabelle riepilogative e sequenze di passi da seguire per aiutare chi non sa quale soluzione scegliere, ho inserito anche i riferimenti normativi che potrebbero non essere noti a chi comincia.

Intervistatore: Qual è il messaggio principale che vuole trasmettere ai lettori con questo libro?

L’IA influenzerà sempre di più la vita delle persone. Bisogna provare, misurare, capire come funziona il motore che fa funzionare un sistema con IA. Bisogna essere informati per fare scelte consapevoli su una forma di IA che può avere pesanti conseguenze. Con la formazione e l’uso del metodo scientifico non si subisce in modo passivo il suo funzionamento, non si creano paure, ma si possono avere opportunità di crescita e non si fanno errori quando si parla di questi strumenti.

Intervistatore: Per concludere, una domanda provocatoria: crede che l’intelligenza artificiale possa, un giorno, sostituire completamente il ruolo degli esseri umani in ambiti complessi, come la creatività o il processo decisionale etico? Oppure ci saranno sempre limiti che l’IA non potrà mai superare?

Sono curioso di provare il computer quantistico e il chip neurobiologico, con cui si apriranno nuove frontiere da esplorare. Sono fiducioso nello sviluppo della neuroscienza, da cui deriveranno nuovi modelli di calcolo e con cui, spero, si risolva il mistero della coscienza umana. Non credo che l’IA diventerà la bacchetta magica per fare di tutto, non credo nella sostituzione completa dell’essere umano e nel rischio di venire tutti distrutti come succede nei film. Spero che prosegua la ricerca e l’innovazione nella direzione sostenibile per fare crescere l’umanità, dando meno importanza alla sostituzione dell’uomo solo per speculare.

Intervistatore: Cosa ti preoccupa di più nella costruzione di un’IA?

La fretta di finire troppo presto rispetto al tempo necessario, la poca cura nel creare i dati per addestrare in modo da coprire tutti i casi esistenti, la poca cura nel test e collaudo finale, la mancanza di controllo durante la messa in esercizio, l’uso di persone sottopagate oppure senza competenza e senza profonda esperienza specifica.

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