La tecnologia sta prendendo sempre più piede nelle decisioni strategiche di molti governi, e il Regno Unito non fa eccezione. In un passaggio epocale per la gestione della difesa nazionale, il governo britannico sta utilizzando l’intelligenza artificiale (AI) per elaborare la sua revisione delle capacità militari, segnando una svolta radicale nel funzionamento del Ministero della Difesa e di Whitehall. Questa revisione della difesa, considerata uno dei documenti più importanti del periodo post-Brexit, mira a ridefinire le strategie militari del paese in un contesto globale sempre più incerto.

L’uso dell’AI nella difesa: una prima volta per il Regno Unito

È la prima volta che il governo britannico ricorre a un programma di AI per compilare una revisione di tale importanza, confermando il suo impegno nell’integrare tecnologie emergenti all’interno del settore pubblico. L’intelligenza artificiale utilizzata è stata creata da Palantir, una società tecnologica statunitense che ha vinto il contratto governativo nell’estate del 2024.

Questo software avanzato è stato programmato per passare al setaccio migliaia di sottomissioni provenienti da vari settori delle forze armate, industria della difesa, think tank e altri stakeholder. L’obiettivo è quello di individuare parole chiave, temi e dati salienti, così da facilitare il lavoro dei funzionari del Ministero della Difesa, che esamineranno i risultati in quella che viene definita la fase di “review and challenge” prevista per questo mese.

La revisione della difesa: un punto cruciale per il governo britannico

La revisione strategica della difesa, annunciata dal Segretario alla Difesa John Healey subito dopo la vittoria del partito Laburista alle elezioni di luglio, rappresenta una risposta alla percezione di un indebolimento delle capacità militari britanniche sotto la precedente amministrazione conservatrice. Healey ha sottolineato la necessità di una “nuova era per la difesa” e ha affermato che il Regno Unito deve affrontare sfide senza precedenti per riaffermare la propria influenza globale.

Guidata dall’ex Segretario Generale della NATO George Robertson e da Fiona Hill, ex consigliere per la politica estera dell’amministrazione Trump, la revisione coprirà diversi aspetti cruciali, tra cui il reclutamento militare, l’acquisto di nuove armi e il futuro del programma nucleare Trident, il deterrente nucleare del Regno Unito. Il governo britannico è inoltre sotto pressione per chiarire quando intende aumentare la spesa per la difesa al 2,5% del PIL, rispetto all’attuale 2,32%, come promesso dal partito Laburista prima delle elezioni.

Le preoccupazioni dell’industria della difesa

Nonostante il governo britannico presenti l’uso dell’AI come un’innovazione tecnologica che promette maggiore efficienza nel settore pubblico, alcune figure di spicco nell’industria della difesa hanno espresso preoccupazioni. In un settore critico come quello della sicurezza nazionale, molti temono che l’uso di AI possa portare a decisioni sbagliate o a una scarsa attenzione verso dettagli fondamentali. Un esperto della difesa ha paragonato il sistema a una sorta di “nuvola di parole glorificata”, temendo che affidarsi all’AI in una revisione così cruciale potrebbe portare a trascurare contributi chiave o addirittura a distorcere l’interpretazione dei dati.

Un altro esperto ha avvertito che l’AI potrebbe diventare un “cavallo di Troia” per attacchi informatici, sottolineando che, sebbene la tecnologia sia stata progettata per uso interno, rimane vulnerabile a intrusioni da parte di hacker o attori statali ostili.

Come riportato da politico.eu la professoressa Mariarosaria Taddeo, esperta di etica delle tecnologie della difesa presso l’Università di Oxford, ha dichiarato:

“Non è un problema se l’AI è utilizzata per supportare il processo decisionale, ma il vero interrogativo è se verrà impiegata in modo critico o senza un adeguato controllo.”

Taddeo ha anche evidenziato i rischi intrinseci legati all’utilizzo di queste tecnologie avanzate, affermando che “l’AI è molto fragile, può essere facilmente attaccata.” Tuttavia, i funzionari governativi rassicurano che i dipendenti pubblici supervisioneranno tutto il processo, garantendo che il lavoro prodotto dall’AI venga attentamente analizzato.

Manipolare il sistema?

Una delle principali preoccupazioni sollevate da diversi attori del settore riguarda la possibilità che alcune aziende della difesa possano “manipolare” il sistema AI, ripetendo parole chiave che potrebbero far sì che le loro sottomissioni vengano evidenziate dal software.

Questo potrebbe portare a una selezione sbilanciata delle informazioni, con il rischio che sottomissioni meno “ottimizzate” vengano ignorate, anche se contengono dati importanti. Un esperto ha detto: “Data la complessità e l’importanza di questa revisione, sono davvero sicuri di riuscire a cogliere tutti i punti salienti?”

Un portavoce del Ministero della Difesa ha risposto a queste preoccupazioni, affermando: “Siamo stati trasparenti riguardo alla nostra ambizione di utilizzare l’AI per una vasta gamma di applicazioni nel campo della difesa, e stiamo sfruttando questa tecnologia per aiutare a rivedere e analizzare il grande volume di sottomissioni ricevute per la Revisione Strategica della Difesa (SDR). Questo è un progetto nazionale, non solo del governo.”

Un futuro incerto per la difesa del Regno Unito

Sebbene la revisione venga presentata come un’opportunità per modernizzare le capacità militari del Regno Unito, le sfide non mancano. Il contesto globale si fa sempre più teso: le crescenti tensioni in Ucraina, la rivalità con la Cina e le preoccupazioni per la sicurezza in Medio Oriente rappresentano solo alcune delle minacce che il Regno Unito dovrà affrontare nei prossimi anni.

L’intelligenza artificiale promette di portare grandi vantaggi nel campo della difesa, sia in termini di efficienza operativa che di capacità strategiche. Tuttavia, resta da vedere se il governo britannico riuscirà a bilanciare l’innovazione tecnologica con le esigenze di sicurezza nazionale e con il controllo umano necessario per evitare errori costosi e potenzialmente pericolosi.

La revisione della difesa dovrebbe essere pubblicata entro marzo 2025, con la risposta politica del governo attesa per l’estate. Sarà un documento cruciale per il futuro della difesa britannica, e probabilmente influenzerà il dibattito globale su come l’AI possa (e debba) essere utilizzata nei processi decisionali critici a livello statale.

LONDRA, 8 ottobre (Reuters) – Il Regno Unito sta creando un nuovo Ufficio per l’Innovazione Regolamentare (RIO) per velocizzare l’approvazione di tecnologie come l’intelligenza artificiale nei settori della sanità, dello spazio e dei droni, per stimolare la crescita.

Il nuovo governo laburista, eletto a luglio, ha promesso di aumentare gli investimenti in infrastrutture, nella transizione verso un’economia a zero emissioni e in altri settori per migliorare la crescita economica del Paese. Martedì il governo ha dichiarato che il nuovo RIO faciliterà l’introduzione di tecnologie innovative e preparerà il terreno per un summit sugli investimenti il 14 ottobre.

Il Primo Ministro Keir Starmer e il ministro delle finanze Rachel Reeves ospiteranno fondi sovrani, aziende e fondi infrastrutturali per dimostrare che il Paese è “aperto agli affari”. Il ministro della scienza e della tecnologia Peter Kyle ha detto che il RIO punta a garantire diagnosi precoci per i medici, permettere ai bio-ingegneri di creare combustibili più puliti e colture resistenti ai parassiti, e consentire l’uso di droni per le consegne.

“Stiamo riducendo la burocrazia affinché le imprese e i servizi pubblici possano innovare e crescere, il che significa più posti di lavoro e un’economia più forte”, ha detto in una dichiarazione.