Cloudflare ha recentemente introdotto un nuovo strumento progettato per contrastare lo scraping dei dati da parte di bot di intelligenza artificiale. Questa innovazione consente ai siti web di bloccare l’accesso ai bot AI e, in alcuni casi, di addebitare un costo per l’utilizzo dei contenuti, mirando a proteggere i diritti degli utenti e a garantire una gestione più sicura delle informazioni.
Gli utenti possono attivare il blocco dei bot AI con un semplice clic nella dashboard di Cloudflare, sotto la sezione “Sicurezza > Bot”. Questo strumento è disponibile anche per i clienti con piani gratuiti.
Cloudflare ha sviluppato tecnologie per identificare e bloccare i bot più comuni, come Bytespider, Amazonbot, ClaudeBot e GPTBot, che sono stati utilizzati per raccogliere dati per addestrare modelli linguistici.
L’azienda promette aggiornamenti regolari per migliorare continuamente la capacità di riconoscere e bloccare tentativi di scraping non autorizzati.
Questa iniziativa risponde a una crescente preoccupazione tra i proprietari di siti web riguardo all’uso improprio dei loro contenuti da parte di aziende tecnologiche e modelli di intelligenza artificiale. Con la possibilità di addebiti per l’uso dei contenuti, Cloudflare mira a creare un equilibrio tra l’accesso ai dati e la protezione dei diritti degli autori.
Il nuovo strumento di Cloudflare rappresenta un passo significativo verso la protezione dei contenuti online contro lo scraping non autorizzato. Con l’adozione di misure più rigorose per bloccare i bot AI e la possibilità di monetizzare l’accesso ai contenuti, Cloudflare si posiziona come un attore chiave nella battaglia contro l’uso iniquo delle informazioni disponibili sul web.