Palantir ha ottenuto un contratto di 99,8 milioni di dollari per licenze utente per il sistema intelligente AI Maven, supporto software accessorio e hardware.

Maven, in particolare il Maven Smart System (MSS), è uno strumento avanzato di intelligenza artificiale (AI) sviluppato da Palantir Technologies per applicazioni militari. La sua funzione principale è quella di integrare e analizzare enormi quantità di dati provenienti da diverse fonti per migliorare la consapevolezza situazionale e il processo decisionale sul campo di battaglia.

Il Progetto Maven è un’iniziativa del Dipartimento della Difesa lanciata nel 2017 per utilizzare l’IA in ambito militare.

All’inizio, Project Maven utilizzava l’IA per analizzare solo immagini e video. Ora include anche dati radar, utili in condizioni meteo avverse e al buio, e sensori a infrarossi che rilevano il calore.

È possibile trovare motori e fabbriche di armi. Incrociando indirizzi IP, tag sui social media e geolocalizzazione, è possibile analizzare informazioni non visive. Joey Temple, ufficiale senior dell’esercito USA, afferma che grazie all’IA di Project Maven, può acquisire fino a 80 obiettivi in un’ora.

Nel 2023, il Dipartimento della Difesa ha affidato lo sviluppo del Maven Smart System alla National Geospatial-Intelligence Agency (NGA), specializzata in analisi di mappe e immagini.

Da allora, il sistema ha migliorato notevolmente la sua precisione e Project Maven è stato designato come “programma di record,” ricevendo riconoscimento ufficiale e budget.

Quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel febbraio 2022, un ingegnere dell’esercito USA e il Maven Smart System sono stati dispiegati in Germania per supportare l’Ucraina. Il sistema ha fornito la posizione delle attrezzature militari russe all’esercito ucraino, che ha usato la guida GPS per distruggere i bersagli, riporta Bloomberg.

L’accuratezza delle decisioni del Maven Smart System dipende dalla qualità e quantità dei dati di apprendimento. Nel deserto del Medio Oriente, gli esseri umani hanno fatto la scelta giusta con una probabilità dell’84%, mentre il Maven Smart System ha raggiunto circa il 60%.

Questo perché l’IA confonde camion con alberi e valli. Un ufficiale militare ha dichiarato: “Il vantaggio dell’algoritmo del Maven Smart System è accelerare il processo decisionale”, ma non è ancora a livello di prendere decisioni tattiche. Gli Stati Uniti e i loro alleati, affidandosi all’IA, rischiano che gli avversari indeboliscano l’IA inserendo dati errati nei dati di addestramento o hackerando gli aggiornamenti del software.

La Cina è una preoccupazione particolare per l’esercito degli Stati Uniti. La Cina è avanzata nella tecnologia del machine learning e potrebbe usare le sue capacità in ambito militare. Bloomberg evidenzia che questa preoccupazione ha portato il governo degli Stati Uniti a rafforzare le restrizioni all’esportazione di componenti semiconduttori per l’IA in Cina nell’ottobre 2023.

Nel 2023, il Dipartimento della Difesa ha emesso un mandato per garantire la supervisione umana, la valutazione e, quando necessario, l’intervento nelle decisioni e azioni dei sistemi tecnici e algoritmi. Questo non è un Sistema Intelligente Maven ma ribadisce che gli esseri umani hanno l’ultima parola e sono responsabili delle decisioni del sistema. I funzionari militari affermano che l’IA non supera il giudizio umano. “I sistemi IA delle forze armate USA sono sempre sotto supervisione umana e rispettano le leggi del conflitto armato”, ha dichiarato il Vice Ammiraglio Frank Whitworth, capo della NGA. Non ci sono piani per cambiare questo.”

La Prospettiva di MAVEN: Un’Analisi Approfondita

Il Progetto Maven rappresenta un’iniziativa fondamentale del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DoD) per integrare l’intelligenza artificiale (AI) e l’analisi dei big data nelle operazioni militari. Lanciato nel 2017, il progetto ha come obiettivo principale quello di automatizzare l’analisi dei video e delle immagini catturate da droni, migliorando così la capacità di identificare obiettivi e raccogliere informazioni strategiche in tempo reale. Questo articolo esplorerà le funzionalità, le implicazioni e le controversie legate a Maven, evidenziando i suoi punti di forza e le sue limitazioni.

Origini e Obiettivi del Progetto Maven

Il Progetto Maven è stato creato per affrontare la crescente quantità di dati generati dalle operazioni di sorveglianza. Con l’aumento dell’uso dei droni, il DoD si è trovato a gestire enormi volumi di video e immagini, rendendo difficile per gli analisti umani elaborare queste informazioni in modo efficace. Il progetto utilizza tecnologie di riconoscimento degli oggetti per analizzare le immagini e fornire supporto operativo alle campagne militari, come quella contro lo Stato Islamico in Iraq e Siria.

L’integrazione di algoritmi avanzati consente a Maven di identificare automaticamente oggetti di interesse, come veicoli e strutture, riducendo il carico di lavoro degli analisti umani e aumentando la velocità con cui le informazioni possono essere trasformate in intelligence utilizzabile. Tuttavia, questa automazione solleva interrogativi etici e pratici riguardo alla precisione delle decisioni basate su dati algoritmici.

Tecnologia e Funzionamento

Maven sfrutta tecnologie di machine learning per analizzare i dati visivi. Utilizza TensorFlow, una piattaforma open-source sviluppata da Google, per implementare algoritmi che possono riconoscere e classificare oggetti all’interno delle immagini. Questi algoritmi sono addestrati su set di dati specifici che contengono informazioni etichettate riguardo a vari oggetti militari.

L’idea alla base del progetto è che l’AI possa “svelare l’invisibile”, estraendo informazioni significative da un mare di dati apparentemente insignificanti. Tuttavia, esperti critici avvertono che questa “visione algoritmica” può produrre risultati imprecisi o distorti, evidenziando che gli algoritmi possono avere punti ciechi e bias intrinseci.

Controversie e Critiche

Il coinvolgimento di Google nel Progetto Maven ha suscitato un acceso dibattito pubblico. Nel 2018, migliaia di dipendenti Google hanno firmato una petizione chiedendo all’azienda di interrompere la collaborazione con il DoD, temendo che il progetto contribuisse alla militarizzazione dell’intelligenza artificiale. Di conseguenza, Google ha deciso di non rinnovare il contratto con il DoD nel 2019.

https://www.blog.google/topics/ai/ai-principles

Critiche più ampie riguardano la questione della sorveglianza massiva e della raccolta dei dati. Progetti come Maven sono visti come parte di una tendenza più ampia verso la “datafication” della sicurezza, dove i dati vengono utilizzati per prendere decisioni critiche senza un adeguato controllo umano. Questo porta a preoccupazioni riguardo alla responsabilità morale delle decisioni automatizzate basate su algoritmi.

Implicazioni per la Sicurezza Nazionale

Il Progetto Maven si inserisce in un contesto più ampio di cambiamento delle pratiche di sicurezza post-11 settembre. Con l’aumento della sorveglianza digitale e delle tecnologie predittive, i funzionari della sicurezza vedono nella raccolta massiccia dei dati un’opportunità per migliorare la loro capacità di anticipare minacce potenziali. Tuttavia, questo approccio solleva interrogativi sulla privacy e sui diritti civili.

La capacità degli algoritmi di generare “bandiere rosse” o profili predittivi basati su comportamenti osservabili può portare a decisioni errate o discriminazione sistematica. Ad esempio, l’identificazione automatica degli obiettivi può risultare in attacchi a persone innocenti se le informazioni sono mal interpretate o se i dati utilizzati sono incompleti.

Conclusioni: Verso un Futuro Incerto

Il Progetto Maven rappresenta un passo significativo verso l’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle operazioni militari statunitensi. Tuttavia, le sue promesse devono essere bilanciate con una comprensione critica delle sue limitazioni. Gli algoritmi non possono sostituire completamente il giudizio umano; piuttosto, devono essere visti come strumenti che necessitano di supervisione e responsabilità.

La crescente dipendenza dalla tecnologia nella sicurezza nazionale richiede un dibattito pubblico robusto sulle implicazioni etiche delle decisioni automatizzate. È fondamentale stabilire linee guida chiare riguardo all’uso dell’intelligenza artificiale nel contesto militare per garantire che i diritti umani siano rispettati e che le decisioni siano giuste e responsabili.

In sintesi, mentre il Progetto Maven offre opportunità senza precedenti per migliorare l’efficacia delle operazioni militari attraverso l’analisi dei big data, è essenziale affrontare le sfide etiche e pratiche che accompagnano questa evoluzione tecnologica.

Caratteristiche Chiave del Maven Smart System

Maven fonde informazioni provenienti da molteplici fonti di intelligence, tra cui immagini satellitari, filmati di droni, dati di geolocalizzazione e comunicazioni intercettate. Questa capacità consente agli analisti militari di identificare rapidamente punti di interesse sul campo di battaglia, migliorando significativamente i tempi di risposta rispetto ai metodi tradizionali.

Il sistema utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per elaborare i dati rapidamente, consentendo approfondimenti quasi in tempo reale che sono cruciali per le operazioni tattiche. Questo include la filtrazione di grandi set di dati per estrarre informazioni rilevanti che possono informare le strategie militari.

Automatizzando l’identificazione di potenziali obiettivi e fornendo un’interfaccia unificata per la visualizzazione dei dati, Maven supporta i comandanti nel prendere decisioni informate in modo più efficiente. Questo è particolarmente utile in scenari sensibili al tempo in cui è essenziale identificare rapidamente gli obiettivi.

Il Maven Smart System è progettato per essere scalabile, consentendo la sua distribuzione attraverso vari comandi militari a livello globale. Può adattarsi per incorporare nuove fonti di dati e capacità AI man mano che diventano disponibili, garantendo che rimanga efficace in ambienti operativi in evoluzione.

Maven è destinato a far parte del framework Combined Joint All-Domain Command and Control (CJADC2) delle forze armate statunitensi, che mira a unificare varie piattaforme militari e migliorare le operazioni collaborative tra i diversi rami delle forze armate.

Maven rappresenta un significativo avanzamento nella tecnologia militare, sfruttando l’intelligenza artificiale per migliorare la consapevolezza situazionale e l’efficacia operativa sul campo di battaglia.