Nonostante l’introduzione di ChatGPT alla fine del 2022 abbia dato il via a un trend di investimento nell’intelligenza artificiale, più della metà delle aziende S&P 500 non ha menzionato la tecnologia nelle recenti conference call sugli utili. Questo suggerisce che c’è ancora molto spazio per la crescita dell’IA nelle aziende americane e a Wall Street, secondo DataTrek.
Settori leader nell’adozione dell’IA
Information Technology è il settore con la maggiore adozione, con l’89% delle aziende che discutono di IA
Communication Services segue al 62%, includendo mega-cap tech come Meta, Alphabet e provider di telefonia mobile
Financials è al terzo posto con il 47% delle aziende che menzionano l’IA
Anche se l’IA non è ancora una priorità per molte grandi aziende, DataTrek ritiene che questo sia un segnale positivo per la sua adozione futura. Ci sono ancora molte opportunità di crescita, soprattutto nei settori S&P non tecnologici, una volta che i fornitori di IA avranno sviluppato gli strumenti adatti.
Secondo Goldman Sachs, l’adozione dell’IA potrebbe aumentare la produttività negli Stati Uniti di 1,5 punti percentuali all’anno per un decennio. Ciò potrebbe tradursi in una crescita annua degli utili per azione dell’S&P 500 del 5,4% nei prossimi 20 anni, rispetto al 4,9% attualmente previsto, con un potenziale upside del 9% per il fair value dell’indice.
Tuttavia, l’impatto dell’IA sull’S&P 500 dipenderà dal timing e dalla capacità delle aziende di generare profitti, e potrebbe non essere ancora completamente prezzato dal mercato. Inoltre, le aspettative troppo ottimistiche degli investitori sull’IA potrebbero portare a un crollo delle valutazioni, come avvenuto durante la bolla dot-com.
L’adozione dell’intelligenza artificiale nell’S&P 500 è ancora in una fase iniziale, con ampi margini di crescita futura, in particolare nei settori non tecnologici. L’IA ha il potenziale per aumentare significativamente la produttività e gli utili delle aziende, ma il suo impatto dipenderà dalla capacità di realizzare concretamente questi benefici.
La Federal Reserve degli Stati Uniti è attesa a un’importante riunione in cui si prevede un taglio dei tassi di interesse, il primo dal 2020. Secondo le previsioni, la Fed potrebbe ridurre il tasso di interesse di riferimento di 25 o 50 punti base, con la maggioranza degli operatori che si aspetta una diminuzione di 50 punti base. Questo cambiamento potrebbe avere un impatto significativo sui mercati, in particolare sui titoli tecnologici, che storicamente tendono a beneficiare di tassi più bassi.
Secondo una nota agli investitori di Wedbush, i titoli tecnologici, in particolare quelli legati all’intelligenza artificiale (AI), potrebbero vedere un aumento significativo del loro valore con il taglio dei tassi. Nvidia è stata citata come uno dei principali beneficiari, insieme ad altre aziende come:
- Microsoft
- Oracle
- Palantir
- Salesforce
- Dell
- IBM
- Apple
- AMD
- ServiceNow
Queste aziende sono posizionate per capitalizzare sulla crescente spesa in tecnologia AI, che si prevede raggiungerà 1 trilione di dollari nei prossimi anni.
L’analista Daniel Ives di Wedbush ha affermato che ci sono buone prospettive per un rialzo dei titoli tecnologici verso la fine dell’anno e nel 2025, sostenuto da una spesa tecnologica robusta e dalla transizione verso l’AI. Tuttavia, è importante notare che non tutti i settori tecnologici potrebbero beneficiare allo stesso modo; ci sono segnali che gli investitori stiano diversificando i loro portafogli anche verso altri settori come quello finanziario e dell’energia.
Il contesto economico è caratterizzato da un’inflazione in calo e da una crescita moderata. Sebbene i tassi di interesse siano stati aumentati significativamente negli ultimi due anni per combattere l’inflazione, ora ci sono segnali che suggeriscono un possibile “atterraggio morbido” dell’economia.
Questo termine si riferisce alla capacità della Fed di controllare l’inflazione senza innescare una recessione.
Rischi e Incertezze
Tuttavia, ci sono rischi associati a un possibile taglio dei tassi. Se la Fed decidesse per un taglio più aggressivo (come 50 punti base), potrebbe essere interpretato come un segnale di panico riguardo alla salute dell’economia. Gli analisti avvertono che la reazione del mercato dipenderà non solo dalla grandezza del taglio, ma anche dalle dichiarazioni della Fed riguardo alla sua strategia futura.
La stampa dovrebbe considerare di chiedere al Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, quali siano le implicazioni della potenziale politicizzazione della Fed e come potrebbe influenzare la credibilità e l’efficacia dell’istituzione.
Quali sono le sue preoccupazioni riguardo alla politicizzazione della Federal Reserve e come crede che questo possa influenzare la sua capacità di mantenere la credibilità nella gestione degli obiettivi di inflazione e occupazione?
Powell ha precedentemente sottolineato l’importanza dell’indipendenza della Fed, affermando che una banca centrale eccessivamente reattiva alle pressioni politiche può perdere credibilità, il che è cruciale per raggiungere un’inflazione stabile e il massimo impiego. Ha notato che se la Fed si discosta dai suoi obiettivi a causa di influenze politiche, potrebbe portare a una perdita di fiducia pubblica e destabilizzare le aspettative economiche.
Man mano che la Fed si avvicina a una decisione significativa riguardo ai tassi di interesse, con aspettative di riduzioni per sostenere la crescita economica, è sotto scrutinio non solo da parte dei mercati finanziari ma anche da entità politiche. Le dinamiche attorno a questa decisione potrebbero essere influenzate dalle prossime elezioni generali, rendendo essenziale per Powell articolare come intende navigare queste pressioni mantenendo il mandato della Fed.
Questa domanda potrebbe fornire preziose intuizioni sulla visione di Powell per mantenere l’integrità della Fed in mezzo a pressioni esterne, un argomento diventato sempre più rilevante nel panorama politico odierno.