Le minacce biologiche rappresentano una sfida significativa per la sicurezza globale. Sebbene i modelli di intelligenza artificiale come quelli di OpenAI non permettano a non esperti di creare direttamente agenti biologici pericolosi, possono assistere gli esperti nella pianificazione operativa per riprodurre minacce note. Questo sottolinea la necessità di un rigoroso controllo per prevenire potenziali abusi.
OpenAI ha avviato un progetto per valutare i rischi associati all’uso dell’intelligenza artificiale nella creazione di minacce biologiche. Questo intervento è emerso in risposta alla crescente preoccupazione riguardo all’uso potenziale di modelli di linguaggio avanzati, come GPT-4, per facilitare la progettazione e la produzione di agenti biologici pericolosi.
Uno studio condotto da OpenAI ha coinvolto 50 esperti di biologia e 50 studenti universitari, suddivisi in due gruppi: uno con accesso a internet e l’altro con accesso anche a GPT-4. L’obiettivo era simulare la creazione di una minaccia biologica, come la sintesi di un virus infettivo. I risultati hanno mostrato che l’accesso a GPT-4 ha fornito solo un lieve aumento nell’acquisizione di informazioni rispetto a quelli che utilizzavano solo fonti tradizionali, suggerendo che, al momento, il modello non semplifica significativamente lo sviluppo di armi biologiche.Tuttavia, le risposte fornite dai partecipanti con accesso a GPT-4 tendevano ad essere più dettagliate e lunghe, il che potrebbe indicare un potenziale pericoloso nel futuro. OpenAI ha riconosciuto che, sebbene i rischi attuali siano considerati minimi, è fondamentale continuare la ricerca per comprendere meglio le implicazioni dell’uso dell’IA in questo contesto.
Sam Altman, CEO di OpenAI, ha sottolineato l’importanza di una regolamentazione rigorosa per prevenire usi impropri della tecnologia. La Casa Bianca ha emesso un ordine esecutivo per impedire che l’IA venga sfruttata per creare materiali biologici pericolosi, evidenziando la necessità di un approccio proattivo per garantire la sicurezza.OpenAI ha anche istituito un team chiamato “Preparedness”, il cui compito è monitorare e prevenire i rischi catastrofici associati all’IA, inclusi quelli biologici. Questo team si occupa di sviluppare politiche di sviluppo informate sul rischio e di esaminare le potenziali minacce che l’IA potrebbe rappresentare per la sicurezza globale.
Esempi di minacce biologiche
Le minacce biologiche possono includere agenti patogeni come virus, batteri e tossine. Esempi noti di agenti biologici pericolosi comprendono:
- Virus: Ebola, SARS-CoV-2
- Batteri: Bacillus anthracis (antrace), Yersinia pestis (peste)
- Tossine: Tossina botulinica
Questi agenti possono essere utilizzati in contesti malevoli, come il bioterrorismo, e la loro manipolazione richiede rigorosi protocolli di sicurezza e monitoraggio. La crescente accessibilità delle informazioni scientifiche, facilitata dall’IA, solleva preoccupazioni su come questi agenti possano essere utilizzati impropriamente in futuro.
Misure per contrastare le minacce biologiche
Sono necessarie azioni a livello sia nazionale che internazionale per affrontare adeguatamente le minacce biologiche:
- Rafforzare le norme contro l’uso improprio della biologia
- Migliorare l’accesso globale alle scienze biologiche per combattere le malattie infettive indipendentemente dalle cause
- Promuovere una forte cultura della biosicurezza
- Limitare l’accesso alle aree sensibili e implementare contromisure robuste per prevenire abusi
Ruolo della Convenzione sulle Armi Biologiche
La settima Conferenza di revisione della Convenzione sulle Armi Biologiche (BWC) nel dicembre 2011 ha offerto l’opportunità alla comunità internazionale di adottare misure per rendere il mondo più sicuro dalla minaccia delle armi biologiche.
La conferenza ha anche riflettuto sull’intera gamma delle misure di biosicurezza e bioprotezione.
Tuttavia, la BWC risente di problemi significativi che ostacolano l’attuazione di un regime più vincolante, come la questione del doppio uso delle biotecnologie e la mancanza di fiducia tra gli Stati.
Affrontare queste sfide rimane essenziale per rafforzare il regime di non proliferazione delle armi biologiche.In sintesi, le minacce biologiche richiedono un approccio multilaterale che combini misure di sicurezza, controlli sull’accesso e cooperazione internazionale per prevenire potenziali abusi delle tecnologie biologiche.