L’Acceleratore per l’Innovazione della Difesa per l’Atlantico del Nord (DIANA) della NATO ha selezionato 10 aziende dalla sua prima coorte di 44 startup per passare alla Fase II del programma di accelerazione. Questo annuncio arriva mentre la NATO intensifica gli sforzi per garantire vantaggi tecnologici rispetto agli avversari, sfruttando le innovazioni del settore privato.
Aziende Selezionate per la Fase II
- Aquark Technologies (Regno Unito) – azienda nel settore quantistico
- Astrolight (Lituania) – azienda di comunicazioni laser
- Dolphin Labs (Stati Uniti) – azienda di osservazione oceanica
- Ephos (Italia) – specializzata in chip fotonici per tecnologie quantistiche
- Gridlock (Regno Unito) – azienda nel settore della privacy
- IONATE (Regno Unito) – piattaforma per l’energia intelligente
- Lobster Robotics (Paesi Bassi) – azienda di mappatura
- Phantom Photonics (Canada) – azienda di sensori quantistici
- Revobeam (Polonia) – azienda di antenne
- Secqai (Regno Unito) – azienda nel settore della computazione
Ephos è un’azienda italiana fondata nel 2022 e con sede a Milano, che si occupa della costruzione di infrastrutture per le tecnologie quantistiche. L’azienda è specializzata nella produzione di chip fotonici ad alta fedeltà, contribuendo allo sviluppo di soluzioni avanzate nel campo della computazione quantistica. Attualmente, Ephos ha ricevuto finanziamenti per un totale di 108.000 dollari nella fase di pre-seed, evidenziando il suo potenziale nel settore della tecnologia avanzata.
Le aziende selezionate per la Fase II sono coinvolte nello sviluppo di soluzioni “deep technology” allineate a una delle tre sfide di difesa e sicurezza identificate dagli alleati della NATO:
Sensing e sorveglianza – utilizzo di tecnologie come dispositivi quantistici, droni subacquei e antenne intelligenti
Resilienza energetica – impiego di piattaforme di energia rinnovabile intelligente
Condivisione sicura delle informazioni – sviluppo di soluzioni per ambienti difficili
L’obiettivo di DIANA è attrarre e supportare aziende innovative nei paesi della NATO, in particolare startup, e esporle a problemi di difesa e sicurezza che necessitano di soluzioni. L’acceleratore offre finanziamenti, mentorship, strutture di test e accesso a investitori e utenti finali per aiutare queste aziende ad adattare le loro soluzioni per usi militari.