Taylor Swift ha pubblicamente appoggiato Kamala Harris per le prossime elezioni presidenziali americane del 2024, una decisione motivata dalle sue preoccupazioni riguardo alle immagini deepfake condivise da Donald Trump.

In un post su Instagram, Swift ha espresso il suo allarme riguardo all’uso dell’intelligenza artificiale per creare contenuti fuorvianti, menzionando specificamente un’immagine che la ritraeva falsamente come sostenitrice di Trump. Ha dichiarato:

“Recentemente sono venuta a conoscenza del fatto che sul suo sito è stata pubblicata un’immagine dell’IA in cui ‘io’ sostengo falsamente la corsa alla presidenza di Donald Trump”,

e ha sottolineato che questo incidente ha acuito le sue paure sui pericoli della disinformazione diffusa attraverso le tecnologie dell’intelligenza artificiale.

L’appoggio di Swift a Harris è arrivato poco dopo il primo dibattito presidenziale tra Harris e Trump. Nel suo post, ha espresso l’esigenza di trasparenza riguardo alle sue intenzioni di voto, affermando che “il modo più semplice per combattere la disinformazione è la verità”.

Ha elogiato Harris come una “leader dotata e ferma” e ha incoraggiato i suoi seguaci a informarsi sui candidati e a registrarsi per votare.

Le immagini deepfake condivise da Trump includevano una che parodiava un poster di reclutamento della Prima Guerra Mondiale, con Swift e una didascalia che suggeriva che volesse che le persone votassero per lui.

In precedenza, la campagna di Trump aveva affermato che esisteva un movimento chiamato “Swifties for Trump”, che la base di fan di Swift ha fortemente contestato.

Dopo l’incidente, Trump ha cercato di prendere le distanze dalle immagini, affermando di non averle create e riconoscendo i potenziali pericoli dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale.

Questa situazione evidenzia le crescenti preoccupazioni sull’impatto dell’IA e dei deepfake sul discorso politico e sull’integrità elettorale.

Gli esperti avvertono che queste tecnologie possono fuorviare gli elettori e minare la fiducia nei processi democratici, sollecitando misure normative per affrontare le sfide poste dall’IA nei contesti politici.