Martedì sera, Kamala Harris e Donald Trump si scontreranno per la prima volta faccia a faccia, salendo sul palco del dibattito presidenziale. La tensione è palpabile mentre entrambi i contendenti si preparano per un confronto che potrebbe cambiare le sorti della guerra elettorale.

Un sondaggio pubblicato lunedì da Pew Research, condotto su 8.044 elettori registrati dal 26 agosto al 2 settembre, ha rivelato che la corsa era in parità con un 49%-49%. La maggior parte degli altri sondaggi recenti ha mostrato ogni candidato entro il margine di errore. Polymarket ha questa situazione invece.

Strategia di Harris

Kamala Harris propone di aumentare le tasse per i ricchi e le grandi aziende, espandere il credito d’imposta per i figli, contrastare le speculazioni sui prezzi e ampliare gli sgravi fiscali per le piccole imprese.

La strategia di Trump

Donald Trump ha incessantemente promosso la riduzione della spesa pubblica, la deregolamentazione delle imprese, i tagli fiscali per le società e l’espansione delle tariffe commerciali. “Il mio piano sconfiggerà velocemente l’inflazione, abbasserà i prezzi e riaccenderà una crescita economica esplosiva,” ha dichiarato la scorsa settimana.

Kamala Harris ha scosso le fondamenta del fronte politico quando, a luglio, ha sostituito Joe Biden come comandante della campagna democratica. La sua ascesa ha rianimato le truppe del suo partito, portandola in vantaggio di 2,9 punti percentuali su Trump a livello nazionale, secondo il tracker dei sondaggi del Financial Times. Tuttavia, questo vantaggio si è recentemente ridotto, segno che il campo di battaglia rimane estremamente incerto.

Alle 21:00 ET, l’attacco avrà inizio. I due contendenti seguiranno un protocollo di dibattito già sperimentato nello scontro Biden-Trump, con microfoni disattivati mentre uno dei due parla e senza pubblico in sala. Harris e Trump si affronteranno sotto il fuoco incrociato delle domande dei moderatori di ABC, Linsey Davis e David Muir. Con solo due minuti per rispondere e altrettanti per replicare, ogni secondo sarà vitale.

Tutti gli occhi saranno puntati su Harris. Sebbene Trump sia un veterano di queste battaglie, Harris dovrà dimostrare la sua capacità di resistenza e la sua prontezza nel rispondere agli attacchi. Hans Noel, un esperto stratega di guerra politica della Georgetown University, osserva che le poste in gioco sono particolarmente alte per lei. Il mondo guarderà per vedere se Trump adotterà nuove tattiche contro questa sfidante che ha imparato a temere, specialmente dopo i ripetuti attacchi personali che ha lanciato, mettendo in discussione l’identità razziale di Harris e diffondendo messaggi sessisti.

La definizione di Harris sarà un obiettivo strategico per entrambi i candidati. Trump, in particolare, tenterà di dipingerla come una comunista radicale e una voltagabbana. Harris, invece, avrà la possibilità di raccontare agli elettori americani chi è davvero, delineando le sue proposte e rispondendo ai colpi che Trump le infliggerà.

Harris, la procuratrice, contro Trump, l’imputato. Questa è una delle narrazioni centrali che emergeranno dal dibattito. Harris ha fatto della sua esperienza in tribunale un’arma, e non esiterà a usarla contro Trump, che ha già descritto come un “predatore” simile a quelli che ha combattuto per tutta la sua carriera. Trump, dal canto suo, cercherà di ribaltare la situazione, accusandola di essere una “procuratrice radicale” incapace di affrontare i veri problemi del Paese.

Le visioni economiche saranno al centro della battaglia. Mentre il costo della vita continua a opprimere la popolazione, Harris e Trump presenteranno le loro strategie per combattere questa crisi. Trump punterà sulla riduzione delle tasse, sulla deregolamentazione e sulla protezione dell’economia nazionale attraverso dazi e politiche “America First”. Harris, invece, proporrà aumenti delle tasse per i più ricchi e le grandi aziende, con l’obiettivo di rafforzare la rete di sicurezza sociale e sostenere i piccoli imprenditori.

Infine, la guerra si estenderà ai punti critici dell’immigrazione e dell’aborto. Questi due temi saranno esplorati con la massima attenzione, poiché entrambi i candidati cercheranno di attrarre l’elettorato su questioni fondamentali per il futuro della nazione.

Il campo di battaglia è pronto, e mentre l’ora del confronto si avvicina, il destino della nazione è in bilico. Chi emergerà vittorioso da questo scontro decisivo? Solo il tempo e l’abilità strategica dei contendenti lo diranno.