OpenAI sfonda il tetto di un milione di utenti paganti dei suoi prodotti aziendali ChatGpt Enterprise, Team ed Edu. Lo ha reso noto la stessa azienda che due anni fa, nell’autunno 2022, ha innescato l’inarrestabile ascesa del fenomeno AI con il lancio di ChatGpt.

La cifra è in aumento rispetto ai 600.000 utenti dello scorso aprile. “Dall’apprendimento per gli studenti, alle istituzioni, alla salute, l’intelligenza artificiale sta ridefinendo il modo in cui le persone lavorano. Siamo orgogliosi di aiutare oltre un milione di utenti aziendali paganti a lavorare in modo più produttivo, a semplificare le operazioni e a scoprire nuove opportunità di innovazione“, ha affermato Brad Lightcap, Coo di OpenAI.

Secondo l’azienda guidata da Sam Altman, Germania, Regno Unito e Giappone sono i primi tre paesi non statunitensi per utilizzo.

La start up ricorda poi le collaborazioni su diversi fronti. Con il Financial Times “per aiutare i dipendenti a trarre vantaggio dalla creatività e dagli aumenti di produttività resi possibili dagli strumenti di OpenAI“, con l’Università di Oxford, assieme a Microsoft, “nel suo percorso di trasformazione digitale“. Ma anche con Sanofi per “creare un software basato sull’intelligenza artificiale per accelerare lo sviluppo di farmaci e portarli ai pazienti in modo più efficiente“.

Stando ad un sondaggio condotto da OpenAI su 4.700 utenti aziendali globali, il 92% vede un aumento della produttività; l’88% dichiara di aver risparmiato tempo; il 75% ha riscontrato un miglioramento nella creatività e nell’innovazione. I principali casi d’uso sono: raccolta di ricerche, stesura e modifica di contenuti e ideazione.


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