Immagina di ascoltare un podcast e di sentire la tua stessa voce che ti avverte che presto potresti essere sostituito da una macchina. Incredibile vero? Eppure è esattamente quello che è successo a Paul Skye Lehrman, doppiatore di New York, quando lui e la sua compagna, Linnea Sage, stavano guidando ascoltando un episodio sugli scioperi degli artisti e degli sceneggiatori a Hollywood e sull’Intelligenza Artificiale. Ma cosa è successo?

Un Podcast Molto Personale

Paul e Linnea, entrambi doppiatori, hanno dovuto fermare la macchina quando hanno sentito il chatbot del podcast parlare con la voce di Paul. “L’ironia è che l’Intelligenza Artificiale sta arrivando nel settore dell’intrattenimento, e qui c’è la mia voce che parla della potenziale distruzione del settore. È davvero scioccante“.

La Grande Scoperta

Quella notte, la coppia ha passato ore online cercando di capire come fosse stato possibile finché non hanno scoperto che la piattaforma di sintesi vocale Lovo aveva clonato le loro voci. “Ero sbalordita“, ha detto Linnea in una intervista alla BBC. “Un’azienda tecnologica ha rubato le nostre voci, ne ha creato dei cloni tramite intelligenza artificiale e li ha venduti probabilmente centinaia di migliaia di volte“.

Un Incontro con Lovo

Ma come diavolo ha fatto Lovo a ottenere le loro voci? La coppia sostiene che dipendenti anonimi di Lovo li abbiano contattati su Fiverr, un sito per freelance, chiedendo di registrare testi radiofonici di prova. Linnea ha completato il lavoro per 400 dollari, mentre Paul ha ricevuto 1200 dollari per un lavoro simile. Ma nessuno dei due sospettava minimamente che, in questo modo, le loro voci sarebbero state clonate.

Un Caso Legale Intrigante

Paul e Linnea hanno intentato una causa contro Lovo, sostenendo che l’azienda ha agito senza la loro autorizzazione e senza il dovuto compenso. La coppia spera che altri ricorrenti si uniscano in quella che otrebbe diventare alla class action contro l’azienda di AI. Secondo la professoressa Kristelia Garcia, esperta di diritto della proprietà intellettuale, il caso potrebbe ruotare attorno ai diritti di pubblicità e alla violazione del contratto.

Il Futuro è Ora

Tutta questa esperienza mi è sembrata davvero surreale“, ha detto Linnea. “Quando pensavamo all’intelligenza artificiale, pensavamo all’intelligenza artificiale che piegava i nostri panni e ci preparava la cena, non che perseguisse gli sforzi creativi degli esseri umani“.

Il Lato Oscuro dell’IA

Questa storia è solo la punta dell’iceberg. Molti artisti, autori, illustratori e musicisti stanno combattendo per non perdere il controllo del proprio lavoro e del proprio sostentamento a causa dell’intelligenza artificiale. E mentre alcuni prevedono che il 40% dei posti di lavoro sarà influenzato dall’AI, per due professionisti del doppiaggio come Paul e Linnea quel futuro è già arrivato.


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