L’Ucraina ha recentemente annunciato un accordo significativo per la ristrutturazione del suo debito sovrano, uno dei più rapidi e grandi degli ultimi tempi. Questo accordo, che coinvolge oltre 20 miliardi di dollari in obbligazioni internazionali, prevede un taglio nominale del 37% sui titoli esistenti, permettendo al paese di risparmiare circa 11,4 miliardi di dollari nei prossimi tre anni.
Il ministro delle Finanze, Serhiy Marchenko, ha sottolineato che questo passo è cruciale per il ripristino della stabilità economica a lungo termine dell’Ucraina e faciliterà il ritorno sui mercati internazionali una volta che la situazione della sicurezza migliorerà.
L’ultima ristrutturazione del debito sovrano ucraino risale al 2015, in un periodo di forte crisi economica dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia. A seguito dell’invasione su larga scala nel 2022, i creditori avevano già concesso una moratoria di due anni sui pagamenti, ma le condizioni economiche del paese sono rimaste critiche, con un deficit di bilancio previsto di 43 miliardi di dollari nel 2024.
L’accordo attuale prevede:
- Un taglio nominale del 37% sui titoli di debito.
- La rinuncia da parte dei creditori a 8,7 miliardi di dollari di crediti.
- Un abbassamento dei tassi di interesse e una posticipazione delle scadenze delle obbligazioni.
Queste misure sono state adottate per alleviare la pressione finanziaria sull’Ucraina, che ha bisogno di risorse per sostenere le spese militari e per la ricostruzione.Prospettive Future
L’Ucraina ha finora raccolto circa 90 miliardi di dollari per il suo sforzo bellico dal 2022, ma continua a cercare ulteriore assistenza finanziaria. Gli Stati Uniti, in particolare, hanno stanziato 175 miliardi di dollari a sostegno del paese, con una significativa parte destinata a assistenza militare e aiuti economici.Inoltre, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) si riunirà con i funzionari ucraini per discutere i prestiti legati alle prospettive di bilancio del paese. La ristrutturazione del debito è vista come un passo necessario per garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche e per mantenere la fiducia dei creditori internazionali.
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