Cinque segretari di Stato degli Stati Uniti, provenienti da Michigan, Minnesota, Nuovo Messico, Pennsylvania e Washington, hanno accolto con favore una mossa della piattaforma di social media X (ex Twitter) per affrontare la disinformazione elettorale che si sostiene venga diffusa dal suo chatbot AI, Grok.

L’aggiornamento prevede il reindirizzamento di tutte le domande relative alle elezioni nel chatbot Grok verso il sito web non partigiano vote.gov, che fornisce informazioni ufficiali e accurate sul voto da parte del governo degli Stati Uniti. I segretari hanno elogiato gli sforzi di X per migliorare la loro piattaforma e hanno incoraggiato ulteriori miglioramenti per garantire che gli utenti ricevano informazioni corrette da fonti affidabili, specialmente in questo anno elettorale cruciale.

X ha apportato modifiche a Grok in seguito a una lettera inviata il 5 agosto, dieci giorni dopo che la piattaforma era stata avvisata per la prima volta del problema.

vote.gov è un sito web ufficiale del governo gestito dalla General Services Administration (GSA), che collabora con la U.S. Election Assistance Commission (EAC) e altre agenzie per fornire informazioni sul voto in più lingue. Il sito ha l’obiettivo di servire tutti i membri del pubblico offrendo indicazioni sul voto in una risorsa centralizzata.

Questa iniziativa arriva in un contesto di crescente preoccupazione per la diffusione della disinformazione sulle piattaforme di social media, soprattutto con l’avvicinarsi delle elezioni federali negli Stati Uniti. Gli esperti temono che questa tendenza possa minare i progressi compiuti nella lotta contro la disinformazione politica a partire dalle elezioni presidenziali del 2016, potenzialmente alimentando la disinformazione in vista delle elezioni di novembre.

La disinformazione generata dall’AI, come i deepfake e i contenuti creati automaticamente, rappresenta anche una preoccupazione significativa. Sebbene l’impatto reale delle perturbazioni generate dall’AI rimanga da vedere, una maggiore consapevolezza pubblica, i preparativi da parte degli ufficiali elettorali locali e i progressi nella tecnologia di rilevamento suggeriscono che gli effetti potrebbero essere meno gravi di quanto inizialmente temuto.

La lettera dei segretari ha sottolineato che i prodotti AI come Grok, basati su modelli di linguaggio di grandi dimensioni, sono soggetti a imprecisioni. Grok ha inizialmente fornito informazioni errate sulle scadenze per le schede elettorali statali per 10 giorni prima di essere corretto. Nonostante ciò, X è rimasta in silenzio sulla questione fino a quando i segretari non sono intervenuti.

Rimangono anche preoccupazioni riguardo alla capacità di Grok di generare immagini ingannevoli create dall’AI relative alle elezioni, che gli utenti hanno sfruttato per diffondere immagini fabricate di figure politiche. Le piattaforme di social media sono sotto crescente pressione per affrontare il loro ruolo nella diffusione di disinformazione, specialmente durante le elezioni.

Espansione del Contesto

Il tema della disinformazione elettorale è diventato sempre più rilevante negli ultimi anni, con le piattaforme di social media che giocano un ruolo centrale nella diffusione di notizie false e contenuti fuorvianti. Le elezioni, che dovrebbero essere un momento di partecipazione e democrazia, sono spesso influenzate da campagne di disinformazione che mirano a confondere gli elettori e a manipolare le opinioni pubbliche.

In questo contesto, l’implementazione di misure come il reindirizzamento verso vote.gov rappresenta un passo importante. Non solo fornisce agli utenti informazioni verificate, ma aiuta anche a costruire fiducia nel processo elettorale. La collaborazione tra le piattaforme social e le autorità elettorali è fondamentale per garantire che gli elettori abbiano accesso a informazioni corrette e tempestive.

Inoltre, la crescente sofisticazione delle tecnologie AI, come Grok, solleva interrogativi etici e pratici su come gestire la disinformazione. È essenziale che le aziende tecnologiche, i governi e le organizzazioni della società civile collaborino per sviluppare strategie efficaci per combattere la disinformazione e promuovere la trasparenza.

Infine, il ruolo degli utenti è cruciale: educare il pubblico a riconoscere e segnalare la disinformazione può contribuire a creare un ambiente online più sano e informato. La responsabilità non ricade solo sulle piattaforme, ma anche su ciascun individuo nell’ecosistema informativo.